(ASI) La deputata repubblicana, Marjorie Taylor Greene, ha sollecitato il Congresso di Washington a varare una proposta di impeachment nei confronti di Joe Biden.
“Ho appena depositato gli articoli” alla Camera dei Rappresentanti, per la messa in stato d’accusa per alto tradimento nei confronti della Costituzione Usa, ha scritto la parlamentare su Twitter. Il suo profilo è tornato ad essere disponibile dopo un blocco, da parte del noto social network, di 12 ore per la pubblicazione di alcuni contenuti che mettevano in discussione l’esito delle elezioni nazionali. Ha violato – secondo quanto si legge in un comunicato dell’azienda – “la nostra politica di integrità civica”. Non è la prima volta, in realtà, che viene limitata la libertà di espressione, da parte dei social network, con la scusa di impedire la divulgazione di messaggi giudicati spesso come “fake news” (cioè notizie false), o pericolosi nei confronti della sicurezza nazionale. La donna ha concretizzato l’iniziativa, volta a suscitare un’ indagine da parte dell’ organo legislativo verso il neo capo della Casa Bianca, il 21 gennaio di quest’ anno, ovvero il giorno dopo l’inaugurazione della nuova presidenza la cui cerimonia è stata celebrata mercoledì a Capitol Hill. La parlamentare ha sostenuto, nei mesi scorsi, la presenza di brogli elettorali. Essi sarebbero avvenuti, a suo giudizio e a parere di Donald Trump, in occasione dell’appuntamento alle urne del 3 novembre. L’esito gli ha impedito di continuare a svolgere la funzione di numero uno della nazione d’Oltreoceano, lasciando spazio al suo rivale sostenuto dal partito democratico. Il tycoon rischia inoltre un processo, sollecitato in particolare da alcuni esponenti del proprio partito e dall’agguerrita ex Speaker della Camera Nancy Pelosi. L’ accusa, verso il presidente uscente, è quella di aver sollecitato i suoi fans a utilizzare la violenza, avvenuta sotto gli occhi del mondo il 6 gennaio, per impedire la ratifica della vittoria del suo antagonista.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia