(ASI) Si aprirà domani, giovedì 22, la due giorni dei ministri della Difesa dei paesi Nato che avrà tra i temi in agenda il rafforzamento della difesa, la condivisione degli oneri, il disarmo, spazio e missioni in Afghanistan e in Iraq.
Anticipando i temi della riunione il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, ha sottolineato che in questa riunione ministeriale si discuteranno i progressi “verso una più equa ripartizione degli oneri” anche alla luce delle stime della spesa per la difesa per il 2020 che la Nato diffonderà sempre domani anche se già si sa che “quest’anno sarà il sesto anno consecutivo di maggiori spese per la difesa da parte degli alleati europei e del Canada”, con un aumento reale del 4,3 per cento.
“Ci aspettiamo che questa tendenza continui”, ha sottolineato Stoltenberg che ha specificato che gli alleati stanno investendo di più anche nelle capacità importanti, contribuendo alle missioni e alle operazioni della Nato.
Ancora una volta il grande nemico verrà identificato nella Russia, la cui capacità missilistica “sta crescendo in scala e complessità”.
Uno dei temi principali, dettato anche dalla scadenza, a febbraio 2021 dell’accordo New Start per la riduzione di armi nucleari, sarà quello del disarmo. “Gli alleati della Nato rimangono impegnati nel controllo degli armamenti e nel disarmo. Abbiamo una lunga esperienza in materia di disarmo nucleare. Abbiamo ridotto il numero di armi nucleari della Nato in Europa di oltre il 90% negli ultimi 30 anni”, ha detto Stoltenberg aggiungendo “ciò che ora è in gioco è il futuro del nuovo accordo Start, che scadrà all’inizio del prossimo anno. Gli alleati sostengono l’estensione del New Start da Stati Uniti e Russia e accolgo con favore i progressi su questo tema negli ultimi giorni. Perché non dovremmo trovarci in una situazione in cui non abbiamo alcun trattato che disciplini il numero di armi nucleari”.
Nel corso di questa due giorni sarà ufficializzata anche la decisione di istituire un nuovo Centro spaziale della Nato presso il Comando aereo alleato a Ramstein, in Germania. “La Nato continua ad adattarsi in tutti i settori. Anche nello spazio, che ogni anno diventa sempre più affollato e competitivo. Alcune nazioni, tra cui Russia e Cina, stanno sviluppando sistemi che potrebbero accecare, disabilitare o abbattere i satelliti”, ha spiegato il numero uno dell’Alleanza atlantica che ha poi sottolineato “domani, mi aspetto che i ministri accetteranno di istituire un nuovo Centro spaziale della Nato presso il Comando aereo alleato a Ramstein, in Germania. Questo sarà un punto focale per sostenere le missioni Nato con comunicazioni e immagini satellitari; condividere informazioni sulle potenziali minacce ai satelliti; e coordinare le nostre attività in questo ambito cruciale. Il nostro scopo non è militarizzare lo spazio, ma aumentare la consapevolezza della Nato sulle sfide nello spazio e la nostra capacità di affrontarli”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia