(ASI) Il Presidente iraniano Hassan Rouhani ha affermato che la Repubblica Islamica non potrà mai piegarsi alle sanzioni e alle pressioni e manterrà i suoi impianti nucleari qualsiasi sia l'accordo raggiunto.
Queste sono le sue dichiarazioni dopo che l'Iran ed i sei paesi + 1 hanno accettato di prorogare i colloqui sul nucleare per sette mesi e fissata la nuova scadenza dei colloqui al 01/07/2015. In merito alla questione del nucleare iraniano il massimo esponente politico di Teheran è stato chiaro ed ha ribadito: "Oggi, le parti negozianti sono arrivate alla conclusione che la pressione e le sanzioni contro l'Iran non daranno i frutti sperati". Rouhani ha anche osservato che l'Iran persegue due obiettivi principali nei suoi colloqui con il gruppo dei 5 Paesi + 1. Essi sono il mantenendo della sua tecnologia nucleare e la cessazione delle sanzioni attuate nei confronti dell'Iran. Infatti, il Presidente iraniano ha confermato che: "Allo stato attuale, nessuno al mondo ha qualche dubbio sul fatto che l'Iran possa dotarsi sul suo suolo della tecnologia nucleare, compreso l'arricchimento dell'uranio, e nessuno ha dubbi sul fatto che le sanzioni devono essere tolte". Rouhani ha detto che il percorso intrapreso nei negoziati nucleari, lascia ben sperare. Tutto fa intendere che le parti siano disposte a giungere ad un accordo finale. A questo proposito tutti i negoziatori si sono trovati d'accordo sulla decisione di prorogare i negoziati sul nucleare di 7 mesi. Un risultato che viene visto come uno sforzo per raggiungere una intesa finale. In conclusione l'alto esponente diplomatico ha riassunto così la strategia di Teheran: "La logica della Repubblica Islamica dell'Iran portata avanti nei negoziati è stata improntata sul dialogo. Mentre lo scopo era proseguire i colloqui sul nucleare con la massima serietà fino a quando un accordo definitivo verrà trovato ".
Secondo Rouhani: " l'ultima sessione delle trattative avvenuta recentemente a Vienna è stata positiva. Lo è stata anche se le parti negoziatrici non sono riuscite a raggiungere un accordo definitivo. Nonostante ciò hanno fatto passi avanti. Infatti, le condizioni di oggi sono completamente diverse da quelle che erano in essere tre e sei mesi fa. Ora le distanze si sono rese più vicine e, rispetto a maggio scorso alcune lacune sono state colmate. ".
Ricordiamo che nella loro ultima tornata di colloqui la scadenza dei negoziati era fissata al 24 novembre 2014. Giorno in cui - si auspicava che si fosse trovato un accordo globale sul nucleare fra l'Iran e il P5 + 1 paesi - Stati Uniti, Russia, Cina, Germania, Francia e Gran Bretagna. Per questo motivoa Vienna si sono svolti per quasi una settimana intensi negoziati su come affrontare e superare gli ostacoli che esistono. Il tutto finalizzato a raggiungere un accordo finale. Al termine dei colloqui, le due parti hanno deciso di prorogare il piano d'azione comune al 1 luglio 2015.
Niger September - Agenzia Stampa Italia