Mentre la squadra negoziale dei sei Paesi la conduce Stefano Clemente , che è un collaboratore dell’ Alto Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton.
Il vice ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha detto che il nuovo incontro ha l’obiettivo di rendere definitivo l'accordo già raggiunto tra le due parti il 24 novembre 2013. L 'accordo del 24 novembre 2013 prevedeva l’Impegno delle sei potenze mondiali a ridurre le sanzioni nei confronti della Repubblica Islamica, in cambio di una limitazione del progetto iraniano nucleare nel corso di un periodo di sei mesi. E ' stato inoltre convenuto che in questo semestre non sarebbero state imposte altre sanzioni all'Iran per il nucleare .
Questi negoziati dureranno solo un giorno a causa delle festività di Capodanno gregoriano. .
Commento: Il mondo si augura che tutto sia realmente mirato alla definitiva risoluzione della vecchia controversia fra le potenze occidentali e il Paese degli Ayatollah. Sulle varie vicende nucleari però vanno fatte due considerazioni. La prima, nessuno organismo internazionale davvero libero ed autonomo può e deve impedire ad ogni Paese, ma nello specifico alla Repubblica Islamica dell'Iran, il legittimo diritto di poter sviluppare tecnologia nucleare a scopi civili e di rendersi indipendente dal punto di vista energetico. La seconda, va rimossa subito una palese anomalia esistente che è fonte d'ingiustizia. Infatti, i rappresentanti dell’Onu ci devono spiegare perché si continua a tacere, peggio, a non intervenire con dure sanziani quando si tratta di prendere in esame il pericolo mondiale rappresentato dal possesso delle 200 armi atomiche israeliane? Due pesi e due misure? La solita doppia morale occidentale che pretende di "esportre la democrazia" con le armi e che divide il mondo fra stati canaglia e nazioni democratiche e civili? Il Mondo si attende in merito una risposta seria che ristabilisca il principio di giustizia e di equità. I popoli pretendono che le istituzioni internazionali come l'Onu lavorino davvero per la pace.
Niger September - Agenzia Stampa Italia