(ASI)Estero – Continuano gli atti terroristici all’interno del Libano. Si sta assistendo ad un crescendo di attentati che fa pensare che ci sia una strategia mirata a destabilizzare il Paese dei Cedri e farlo piombare nella guerra civile. Infatti, negli ultimi mesi la capitale libanese è stata scenario di una serie interminabile di attentati dinamitardi che testimoniamo che è in atto un piano molto pericoloso.
. Lo dimostra il fatto che anche oggi un'autobomba è esplosa nella zona di Haret Hreik nel sobborgo meridionale di Beirut , provocando secondo un primo bilancio quattro morti , tra cui due donne , e più di 74 feriti. Le prime frammentarie informazioni parlano di un bomba caricata su un Grand Cherokee verde scuro. L’ esplosione dell’ordigno ha avuto luogo nei pressi dell’ufficio politico dell' Hezbollah, nel quartiere di Bir al Abed, nella trafficata via Arif, vicino alla vecchia sede della tv del movimento della resistenza islamico.
L'esercito libanese e le forze di polizia hanno provveduto ad isolare la zona e mettere in sicurezza il popoloso quartiere. Ma i libanesi si chiedono quale sarà il prossimo obiettivo dei terroristi? Mentre gli analisti rilevano che la regia occulta potrebbe venire dall’estero ed avrebbe molti scopi: dividere i libanesi, indebolire politicamente Hezbollah, la Siria, l’Iran. Favorire i ribelli contro Damasco. Così come è ovvio che è la popolazione a pagare un caro prezzo, Alla stessa maniera è evidente chi dal questo caos ne trarrà maggiore vantaggio. Hanno torto quelli che puntano il dito sulle strane alleanze molto attive nello scacchiere del Vicino Oriente e che vedono la politica dell’Arabia Saudita essere vicina al “nemico” Israele e quella del Qatar alla Turchia? Solo complottismo?
Niger September – Agenzia Stampa Italia
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