(ASI) “È un’Europa che guarda solo al denaro”. Lo affermano Michel Emi Maritato e Domenico Monteleone (rispettivamente Presidente ed Avvocato di AssoTutela) in una nota a commento della notizia, diffusa su tutti gli organi di stampa.
L'’ISTAT rileva che tutti i Paesi Ue, compresa l’Italia, potranno inserire – a partire dal 2014, in coerenza con le linee Eurostat – una stima nei conti (e quindi nel P.I.L.) delle attività illegali, come traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcool).
“Si tratta della porta di ingresso per la legalizzazione di una serie di attività notoriamente al di fuori della Legge. Si usano, ad esempio, i proventi del traffico di droga – con la sua scia di morte, illegalità, distruzione – per aumentare di qualche punto il Prodotto Interno Lordo e, così, far quadrare i conti di questi burocratici filoeuropeisti”, continuano i due Professionisti che chiosano “bisogna reagire – e reagire fermamente – perché c’è il pericolo di una ulteriore anestetizzazione delle coscienze”.
Redazione Agenzia Stampa Italia