(ASI) Aprilia - “Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero”, così recitava una simpatica vecchia canzoncina per bambini, ma parlare di alberi e di ambiente in generale in questo periodo ad Aprilia, è come parlare di “corda a casa dell’impiccato”.
Ci riferiamo all’ennesima iniziativa di facciata e priva di senso in tema di salute pubblica, indetta con colpevole ritardo rispetto agli eventi, dall’Amministrazione con in testa l’assessore Lombardi per l’1 settembre, cioè il “tavolo per l’Ambiente”. A detta degli organizzatori l’incontro ha lo scopo di “segnalare e trovare soluzioni ai problemi causati dagli insediamenti industriali” legate al ciclo dei rifiuti. Ma come? Prima si costruiscono siti inquinanti a ridosso delle abitazioni, e poi si ragiona su come impedire l’inquinamento e i miasmi? Come si può abusare così impunemente della pazienza dei cittadini? Abbiamo di recente già preso posizione sull’argomento e torniamo a chiedere che per quella data l’assessore, vista l’assoluta incapacità di difendere il territorio e vista la straordinaria attività di crescita di centrali e siti inquinanti nei suoi anni di gestione, colga l’occasione per dare le dimissioni. Ma prima di ciò, approfitti per riferire pubblicamente alla cittadinanza sui due nuovi progetti per la costruzione di centrali a biogas a soli 4 km dalle sorgenti di Carano, a ridosso del nostro territorio, e sulla prossima discarica che si costruirà ad Aprilia adibita al sotterramento degli scarti di lavorazione degli impianti che trattano i rifiuti indifferenziati di Roma, su cui la stampa da tempo sta informando. Su quest’ultima vicenda ben poco ci convince la mentita dell’Amministrazione poiché il metodo del “non è colpa nostra ma una decisione subita” è stato già utilizzato in passato. Infine, ci dica l’assessore che fine ha fatto la legge entrata in vigore nel febbraio del 2013 che obbliga i Comuni a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato nel territorio. Cosa a dir poco tragicomica è che, l’Amministrazione ha promosso un concorso per la creazione di un “marchio Città di Aprilia” quando, alla luce di quanto si sta verificando, il logo più adatto appare quello di una nuvola di smog che sovrasta un bel sacco nero dell’immondizia. E’ a questo stato che hanno ridotto il nostro territorio, a una discarica a cielo aperto, con inquinamento di ogni tipo e con sempre maggiore incidenza di malattie legate ad esso. Con le periferie ridotte alla disperazione e circondate dal degrado. Poi si ha pure il coraggio di parlare di turismo e di economia legata all’enogastronomia. Questa compagine “finto civica” ha emesso il “de profundis” del nostro territorio, firmando una servitù di fatto nei confronti dei potentati della Capitale, e hanno pure il coraggio di professarsi ambientalisti!
Il Presidente
Sabrina Esposito Montefusco