(ASI) Lazio - “Dopo il dispendioso acquisto dei Suv dello scorso anno, a disposizione del 118 per i soccorsi in zone impervie e di difficile accesso, ci chiediamo quale sia la distribuzione e l’uso delle auto mediche”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che aggiunge: “Ci risulta che nelle postazioni delle Asl di provincia queste siano insufficienti, anzi in alcune realtà come la Roma G sarebbero inesistenti, con grave nocumento dei cittadini che in quella realtà territoriale non hanno a disposizione né elisuperficie e possono fruire di una sola ambulanza attrezzata per le grandi emergenze, il cosiddetto centro mobile di rianimazione, a fronte di un bacino di utenza di circa 500 mila residenti che in estate si amplia moltissimo, con il turismo termale e comunque tutto l’anno è in costante espansione a causa dei grandi poli di attrazione turistica e commerciale, come Valmontone, Palestrina, Subiaco e Tivoli. Con i tagli alle strutture, la diminuita accessibilità alle cure e la carenza di servizi – incalza il presidente – si rende oltremodo necessaria una complessiva riorganizzazione del settore emergenza/urgenza. La Regione Lazio non può promulgare leggi, pubblicare delibere, imporre regolamenti attuativi e poi rimangiarsi tutto con i piani operativi. Siamo in presenza di palesi violazioni di legge che la collettività non può più tollerare”.