(ASI)Vasto - Si riunisce il Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo che deve valutare, per l’anno scorso, tra l’altro, l’andamento dell’esecuzione delle attività finanziate in Abruzzo con i Fondi Comunitari indicati nel Programma Operativo a valere dal 2007 al 2013.
Un volume di risorse ingenti che al 31/12/2013, nel complesso del sessennio, ammontano ad euro 316.563.222,00.Le risorse che hanno trovato una destinazione ammontano sino al 2013 a 284.016.357,46 Euro e le risorse spese, invece, a 184.151.488,05 di Euro. La molteplicità delle attività e delle procedure previste, gli obiettivi da conseguire, le materie interessate, il complesso sistema descritto all’interno di un telaio articolato ma privo di una precisa tempistica, di risultati misurabili, di interventi chiaramente identificati e, soprattutto la poca incidenza di risultati raggiunti per sostenere le politiche di genere in Abruzzo, sono al centro delle questioni poste dalla Consigliera di Parità Regionale Letizia Marinelli, che nel corso dei lavori è più volte intervenuta criticamente per sostenere le ragioni della parità di genere e delle politiche in favore delle donne, purtroppo molto pubblicizzate, ma sicuramente scarsamente efficaci. Sono stati spesi in Abruzzo milioni di euro per costituire imprese femminili, ma non si sa quante di queste siano ancora attive e quanta occupazione abbiano generato, sia per gli uomini che per le donne. Sono state finanziate professioni al femminile per supportare le donne nelle consulenze alle imprese e nelle collaborazioni professionali, ma i numeri che l’ISTAT snocciola sullo stato dell’occupazione di genere in Abruzzo hanno il segno meno. Infine si discute di programmi speciali che dovevano sostenere e mantenere l’occupazione femminile in Abruzzo, ma le aziende dove le donne costituivano davvero la forza lavoro della regione hanno chiuso o stanno chiudendo e persino i Patti sottoscritti non sono stati mantenuti. “Non è possibile sedersi e far parte di un Organismo tecnico che deve valutare l’impatto delle politiche di sostegno al lavoro ed alla formazione con fondi comunitari –sostiene Letizia Marinelli – e sentirsi dire più volte che hanno costituito “buone prassi” gli interventi finanziati in favore delle donne e trovarsi nel contempo, ad ascoltare lavoratrici, libere professioniste e lavoratrici autonome dichiarare che di queste risorse non hanno visto neanche un centesimo. Come del resto sono diminuiti i servizi che sostengono le donne che lavorano. Qualcosa non è andato per il verso giusto e se sarà necessario, numeri alla mano, sono pronta a rappresentare questa questione al nuovo Governo Regionale, che mi sembra diversamente interessato alla qualità della spesa e non solo alla quantità”. Per queste ed altre motivazioni rappresentate durante i lavori del Comitato di Sorveglianza, la Consigliera di Parità regionale ha espresso VOTO CONTRARIO al rapporto di esecuzione annuale del Fondo Sociale Europeo speso in Abruzzo nel 2013.