(ASI) Viva soddisfazione ha suscitato, anche presso la numerosissima comunità siciliana all’estero vicina a Sicilia Mondo, il sì del Senato al disegno di legge sulle pene alternative al carcere e sulla messa in prova riguardante gli immigrati clandestini.
Il ddl approvato al Senato con 195 voti a favore, 15 contrari e 36 astenuti e che dovrà ora passare anche dalla Camera dei Deputati, contiene l’emendamento riguardante il reato di immigrazione clandestina.
“Se da un lato il reato viene abrogato, dice il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, dall’altro viene applicato in illecito amministrativo”. Ciò significa che chi entra per la prima volta In Italia clandestinamente, non verrà sottoposto ad un procedimento penale ma verrà immediatamente espluso. Nel caso in cui rientrasse una seconda volta, commetterebbe reato.
La notizia del via libera a questo emendamento è stato certamente un segnale politico importante del Paese Italia che oggi per uscire dalla crisi, ha bisogno di credere e di valorizzare anche la risorsa del mondo immigratorio.
Non si può rimanere inerti di fronte alla tragedia di persone come noi che lasciano la propria terra per povertà o per persecuzioni, alla ricerca disperata di sopravvivenza e di migliori condizioni di vita per sé e le proprie famiglie.
Si volta pagina: l’immigrato non più visto come uomo da scartare, da cui avere paura, un nemico da cui difendersi, legato alla criminalità, alla sfruttamento, alla irregolarità.
Lo stesso Papa Francesco dice, in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato: “Bisogna passare da una cultura dello scarto alla cultura dell’incontro”.
L’attesa della trasformazione in legge da parte della Camera dei Deputati, sottolinea Azzia, è molto diffusa anche tra la gente comune perché rappresenta un modo diverso di vivere e di civiltà per il Paese Italia.
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