(ASI) Roma -“L’emergenza dei pronto soccorso della Regione è sotto gli occhi di tutti e sono settimane che la denunciamo, in particolare il grave contesto del San Camillo che, infatti, in assenza di interventi concreti, non ha tardato a manifestarsi con forme di protesta gravi e cui occorre dare risposte efficaci.
La morte del bimbo all’ospedale Grassi di Ostia, solo l’ultimo dei numerosi casi registrati negli ultimi mesi, e i continui sovraffollamenti non scalfiscono l’immobilismo del presidente Zingaretti. Domani renderò noti i numeri di uno studio sui pronto soccorso della Regione Lazio, sarà l’ennesima pietra nello stagno per far comprendere che cosa sta accadendo”,
così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute, commentando l’occupazione attualmente in corso degli uffici della Direzione Generale da parte di tutti i sindacati dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini.
“Mi ero chiesto dove fossero andati a finire i 467mila euro stanziati e mai utilizzati per l’ampliamento del Pronto Soccorso San Camillo, avevo denunciato l’odissea della signora Rosina da giorni in una barella dello stesso e della formalizzazione dei ricoveri sui corridoi delle unità operative, la mancanza di scale anti incendio, le scarse condizioni igienico sanitarie in alcuni reparti, la mancanza di sicurezza per i pazienti, gli operatori e i visitatori del nosocomio di Monteverde. E all’ennesima protesta sulla malagestione della sanità da parte di Zingaretti, ecco anche arrivare l’occupazione del CEM di Via Ramazzini con la Asl Roma D, anche in questo caso, responsabile di inettitudine nei confronti dei lavoratori, degli accordi presi con la CRI e soprattutto dei piccoli pazienti assistiti nella struttura di educazione motoria. Si tratta di una vera e propria emergenza socio-sanitaria a cui il ministro Lorenzin deve mettere mano in tempi brevissimi”, conclude la nota.
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