la pena era stata condonata. Ma Panunzio aveva fatto ricorso e il 15 giugno 2012 era stato assolto dalla Corte d'Appello di Milano perché il fatto non costituisce reato. Il 5 luglio scorso la Suprema Corte ha rigettato "in toto" il contro-ricorso di Antonio Ricci, assistito dall'avvocato Salvatore Pino, confermando l'assoluzione di Giovanni Panunzio, difeso dall'avvocato Stefania Farnetani.
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