(ASI) In un contesto internazionale e tecnologico in continua evoluzione, caratterizzato dall’introduzione e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA), si è tenuto un panel online nell’ambito dello Youth IGF Italy, organizzato da iGlobal.Lawyer come parte dell’Internet Governance Forum (IGF). Questo evento offre una piattaforma globale per discutere tematiche relative al futuro digitale.
L’IGF è la piattaforma globale istituita dalle Nazioni Unite avente l’obiettivo di promuovere il dialogo inclusivo e multidisciplinare sui temi della governance di Internet. La sua creazione è stata formalmente annunciata dal Segretario generale delle Nazioni Unite nel luglio del 2006 e il primo incontro si è tenuto tra ottobre e novembre dello stesso anno. Da allora, l’IGF si è affermato come un forum centrale per discutere le opportunità e le sfide legate allo sviluppo digitale, favorendo la collaborazione tra governi, settore privato, accademici e società civile.
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti con background diversificati che hanno analizzato alcune delle sfide più rilevanti per le democrazie contemporanee. Tra i relatori: Hilina Belayeneh (analista geopolitica); Federico Podavini (Presidente di Avanguardia, Dipartimento Ricerca e Sviluppo Federazione Italia) e Maurizio Tarricone (Coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare per il Digitale – Italia). Moderatrice e organizzatrice del panel è stata Elisa Rossi, Vice-Director di iGlobal.Lawyer, mentre Adriano Coco ha svolto il ruolo di Rapporteur dell’evento.
“La Governance dell’Intelligenza Artificiale (AI) richiede un delicato equilibrio tra Diritti Fondamentali; Etica e competitività. Riprendendo le parole di Anu Bradford, l’UE adotta un approccio ‘rights-driven’, gli Stati Uniti hanno sviluppato un modello ‘market-driven’ e la Cina, ‘state-driven’.
Questo evidente disallineamento di valori sostanziali portato avanti dai tre ‘Digital Empires’, pone la necessità di creare al più presto una cornice normativa avente l’Etica come imperativo. Una normativa che non dimentichi che il punto di partenza è identico al punto di arrivo e viceversa: l’uomo. L’Essere Umano.
In questo senso, ad International Youth Conference (IYC), fondata nel 2019 in seguito alla 68ª UN Civil Society Conference, lavoriamo per colmare le disuguaglianze globali. Attraverso un’azione continua nei corridoi del quartier generale delle Nazioni Unite a New York, ci poniamo l’obiettivo di creare ponti tra il nord e sud del mondo, unendo giovani e comunità spesso divise da barriere economiche e sociali. L’obiettivo è rendere l’IA uno strumento di solidarietà e sviluppo, contribuendo a un futuro in cui innovazione e Diritti Umani possano coesistere in armonia e reciproca sinergia.” - È quanto dichiarato Maria Sara Neri, Founder e Director di iGlobal.Lawyer.
“L’intelligenza artificiale non è una tecnologia come le altre: racchiude in sé il potere di trasformare profondamente il volto delle relazioni internazionali e delle dinamiche di potere, sia tra gli Stati sia tra i cittadini. Comprenderne appieno il funzionamento e la portata non è solo una necessità, ma una priorità strategica. Grazie al contributo dei nostri panelist, provenienti da esperienze e background diversi, abbiamo potuto esplorare le potenzialità e i pericoli legati a questa tecnologia da una pluralità di prospettive. Attraverso il confronto tra i diversi stakeholder, è emersa una visione più chiara e consapevole delle sfide e delle opportunità che ci attendono. La conoscenza è potere, e solo un approccio informato e multidisciplinare ci permetterà di governare l’intelligenza artificiale, anziché esserne governati” - È quanto dichiarato da Elisa Rossi, Vice-Director di iGlobal.Lawyer.
“Viviamo in una finestra temporale in cui coesistono conflitti e crisi convergenti, con la crescente competizione tra Cina e USA sullo sfondo. Che l’IA sarà decisiva nella definizione dei rapporti di potere è un punto su cui tutti gli attori globali concordano. È oggi che si stabiliscono approcci, norme e limiti al suo sviluppo, aspetti che saranno cruciali anche per l’equilibrio stesso dei sistemi democratici” - È quanto dichiarato da Hilina Belayeneh, Analista geopolitica di Opinio Juris.
“Dal punto di vista tecnico, spostandosi dalla geopolitica e dalle relazioni internazionali, è cruciale evidenziare la necessità di una regolamentazione globale più completa dell’IA per evitare uno strumento non etico e di parte. Siamo infatti ancora in tempo per agire. Come? Implementando un tracciamento efficace dei dati utilizzati dalle piattaforme di IA per promuovere la trasparenza. Migliorando la tracciabilità attraverso la tecnologia blockchain, l’utente finale potrebbe avere un compito più semplice nel verificare i fatti e ridurre la possibilità di disinformazione” - È quanto dichiarato da Federico Podavini, Presidente di Avanguardia.
“Gli algoritmi di IA non sono neutrali: vengono addestrati su dati storici che riflettono le disuguaglianze della società. È essenziale adottare protocolli globali per verificare modelli e dataset, promuovendo trasparenza ed equità. L’AGI rappresenta una sfida senza precedenti. Per affrontare i suoi potenziali rischi sistemici, è necessario stabilire standard globali condivisi, audit periodici e criteri di sicurezza multilivello. Solo così potremo garantire che questa tecnologia rimanga allineata ai valori universali e sotto il controllo umano” - È quanto dichiarato da Maurizio Tarricone, Coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare per il Digitale.