(ASI) Catania. Prossimi a tornare ad esibirsi con importanti tournée all’Estero, gli artisti del Quartetto Viotti esplorano ancora, attraverso la loro Musica, i confini più estremi della penisola italica: recentemente, infatti, Stefano Parrino (flauto); Francesco Parrino (violino); Luca Ranieri (viola); M. Cecilia Berioli (violoncello), si sono esibiti in Concerto all’estremo Ovest e Nord d’Italia. Ora, finalmente, la Musica li porta al Sud con un atteso appuntamento per il Festival “Classica e dintorni” che si tiene in Sicilia, a Catania, tra le storiche e lussureggianti mura del Castello Ursino, proprio nel cuore della città etnea.
Ancora perfettamente in uso nella sua attuale destinazione di Museo Civico, il Castello Ursino – nome che deriva molto probabilmente da “Castrum Sinus”, e cioè “maniero del golfo” - domina la costa di Catania dalla metà del XIII° Secolo, quando il grande Imperatore Federico II° di Svevia ne commissionò la costruzione al suo architetto Riccardo da Lentini. Importante e di primo piano fu il ruolo del Castello Ursino durante i Vespri Siciliani: punto di riferimento politico, sede del parlamento: e poi ancora sede della corte reale e di diversi vicerè, fino alla sua ultima destinazione come prigione. La drammatica eruzione dell’Etna del 1669, infine, ne modificò radicalmente l’assetto geologico del terreno spostando la linea della costa marina ed alzando il livello del suolo. Il Castello che dominava la città di Catania restò purtroppo inglobato nel nuovo livello del suolo, perdendo così slancio, eleganza: in definitiva la sua imponenza insieme anche al suo decisivo ruolo strategico di controllo sul mare.
Fondato in terra di Sicilia, nel cuore del Mediterraneo, da uno svevo-normanno, Imperatore del Sacro Romano Impero e primo Re di Sicilia di questa dinastia, il Castello Ursino ha sempre conservato e magnificamente saputo interpretare la ricchezza che nasce dall’incrocio di culture e tradizioni diverse. E’ noto infatti, che Federico II°, lo “Stupor Mundi”, fosse stato educato da precettori di diverse provenienze culturali e parlasse fluentemente sei lingue. Così, ancora oggi, l’identità del Castello si rinnova nell’ospitare la stagione concertistica “Classica e dintorni” che – come promesso nel nome – spazia dalla Musica colta occidentale ai generi musicali che da essa discendono in un fertile percorso ciclico di reciproche contaminazioni.
Sabato 3 Novembre, con inizio dalle ore 19, il Quartetto Viotti raccoglierà lo spunto cosmopolita e culturalmente vivace che il Castello consegna, in un programma di Concerto che si snoda tra Nord e Sud ma con l’Italia ed il suo ineguagliabile fascino melodico come tema ispiratore dominante. Da Mercadante, a Viotti, a Mozart: un arco storico e geografico esteso e ricco di infinite suggestioni che in nessun altro luogo potrebbe risuonare meglio.
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