(ASI) Gualdo Tadino (Pg) - Il 23 settembre scorso a Gualdo Tadino in provincia di Perugia è stato inaugurato il Museo del Somaro. Ideato e curato da Nello Teodori trova in Francesco Galluzzi la direzione scientifica ed in Maria Grazia Fiorucci il coordinamento.
La struttura culturale è collocata presso il Palazzo medievale di via Calai. Come apprendiamo dal sito il Museo del Somaro, tra le sue origini giù dal 1999 e costituisce è un tributo a questo animale, una figura che meriterebbe, per le sue tante qualità, di essere apprezzata e meglio curata. L’articolato allestimento museale appare come una grande metafora, un affresco a più mani, un luogo dove interrogarsi e riflettere sulle contraddizioni dell’esistenza umana, laddove valori e qualità reali spesso vengono sopraffatti e umiliati… come l’asino. L’essenza della “somaritudine” è proprio nell’appartenenza alle minoranze e nella sua “vocazione del Bastian contrario, pronto a schierarsi contro le definizioni maggioritarie, attratto, forse, da un mondo alla rovescia” (Paolo Portoghesi).
Un animale buono e testardo – come scrive Goffredo Fofi – qualità che ci affascinano, di cui si avrebbe bisogno oggi. Il mondo deve riscoprirsi asino, ha scritto qualcuno, saggio quanto un asino. Per Francesco Galluzzi, puntinando alla Celine: “Il somaro è un vero e proprio animale simbolico dei nostri tempi. Passato di moda, inattuale e inutile rispetto ad una società post-industriale, continua ad esistere e a opporre la sua testardaggine alla fatalità della propria estinzione. Malgrado tutto è ancora tra di noi. E sta abbastanza bene in salute… Incarnazione del mito dell'artista moderno e contemporaneo, quella del somaro. Esaurita, espansa, morta, l'arte continua testardamente a esistere e a manifestare la propria esistenza come qualcosa di irriducibile alla propria estinzione. Per quanto si voglia immaginare che l'arte abbia dissolto la sua identità (e manifestato la propria inattuale inutilità) nel cinema, nei fumetti, nel design, nella tv, nel web e quant'altro... Ancora, prima o poi ci si imbatte in qualcosa, qualsiasi cosa sia, che non si può chiamare in altro modo che ARTE”
Il museo consta di circa cento opere di artisti visivi e altri contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica.
GMN per ASI