(ASI) Firenze. Dal poker al pokerissimo. Questa Sir Susa Vim Perugia di smarrire il filo con la vittoria non ne vuole proprio sapere. Nemmeno quando la situazione sembra compromessa.
Una premessa è d’obbligo: quando si affrontano due squadre dal livello tecnico alto può accadere che l’andamento di una partita possa essere di quelle da montagne russe.
E’ accaduto in questa finale, che è stata molto strana: i set nei quali i Block Devils sono stati in grado di imporre il proprio gioco sono stati vinti con relativa facilità, purtroppo c’è stata anche l’altra faccia della medaglia. A rendere possibile ciò che sembrava impossibile è stato lo spirito di gruppo, senza il quale probabilmente Giannelli e compagni non ce l’avrebbero fatta. Morale della favola la Supercoppa ha preso la strada del PalaBarton per la sesta volta, la terza di fila.
Nota di merito, ed il fatto non è assolutamente scontato, per il pubblico: erano in 600 se non più i tifosi bianconeri che hanno spinto i propri beniamini all’impresa. Giocare in casa (perchè di questo effettivamente si è trattato) può dare sempre una marcia in più.
LE CIFRE – E’ stata la classica partita a due facce e non potrebbe esistere definizione più corretta. Perugia ha straperso la sfida a muro (9 vs 18) e in ricezione (35 vs 46%), mentre si è salvata con l’attacco (50 vs 43%). In perfetta parità invece la sfida al servizio (5 aces a 5). Yuki Ishikawa è stato premiato come miglior giocatore della finale. Il suo score parla di 20 punti, 1 ace, e 2 muri. Infine il 47% di efficacia offensiva.
LA PARTITA – A differenza della semifinale stavolta Ishikawa è in campo da subito. Il giapponese però palesa alcune difficoltà in fase di attacco facendosi murare per ben due volte (3-5) per poi rimediare (5-5). Identico copione poco dopo (da 5-7 a 7 pari). Di Loser il sorpasso (8-7) ma ancora due muri in fila, ancora di Flavio e questa volta ai danni di Ben Tara, ripristina il -2 (8-10). Largo poi il diagonale di Semeniuk e si passa sull’11-14. Perugia non si scompone e, dopo il time out chiamato da Lorenzetti, realizza sei punti in fila grazie a due errori di Kozamernik e Lavia, Russo, Giannelli e Semeniuk (ace, 17-14). Questa volta è Fabio Soli a chiedere la sospensione ma non basta, perchè dapprima Semeniuk dai nove metri ne infila un’altra, poi Russo si impone a muro (19-14). I Block Devils di fermarsi non ne vogliono sapere e con due muri di Ishikawa volano sul 23-16. A chiudere è Ben Tara con un tocco morbido. 25-18 e bianconeri subito avanti.
I campioni d’Europa sono già all’angolo e tentano di reagire prontamente: Garcia, sostituto di Rychlicki, infortunatosi nel corso della semifinale di ieri, mette a segno il 3-5 e farà piuttosto male successivamente in battuta (6-10). Ad imitarlo è Michieletto per il 7-12. Perugia chiama time out per riorganizzarsi ma Garcia inchioda il pallonetto del 9-15. Entra Herrera ed Ishikawa riesce a dimezzare (12-15); Michieletto approfitta di una ricezione approssimativa per realizzare di prima intenzione il 14-19. Herrera si fa murare da Lavia e la situazione si fa sempre più complessa (15-21); a porre fine al secondo set l’ennesimo muro, questa volta di Flavio (19-25).
Adesso sono i Block Devils a ritrovarsi spalle al muro: a scuoterli ci prova Ben Tara con il muro del 7-5. Il tunisino ritrova anche la convinzione al servizio per l’ace del 10-7. Michieletto è sempre in agguato e sempre dai nove metri fa 12-10. Loser a muro ristabilisce prontamente le distanze (14-10). Il fatto che non si voglia mollare è il colpo di Semeniuk del 18-12. Ishikawa permette di guadagnare sei palle set (24-18); Bristot spara sulla rete in battuta e si va al tie break (25-18).
Che inizia come meglio non si potrebbe per Perugia: Russo fa muro, Semeniuk trova le mani del muro e Lavia sbaglia (3-0). Soli cerca di correre ai ripari con il time out, ma Lavia non è preciso ancora una volta: 4-0. Mai dare Trento per morta prima del tempo: Garcia trova abilmente le mani del muro per il 6-4. I bianconeri riescono a conquistare il cambio di campo per un attacco out di Michieletto (8-4). Ci vorrebbe una giocata individuale per allungare ed è quella di Ishikawa, ovvero l’ace del 10-5. Di Semeniuk il 12-6 ed il suo successivo errore (12-8). Perugia non trema: sei i match point con Ishikawa (14-8), sfrutta il secondo l’asso giapponese. E’ proprio una storia che non si vuole interrompere.
L TABELLINO
SIR SUSA VIM PERUGIA – ITAS TRENTINO
Parziali: 25-18, 19-25, 15-25, 25-17, 15-9
ARBITRI: Dominga Lot, Andrea Pozzato (Massimiliano Giardini)
VIDEOCHECK: Yuri Armelani
SEGNAPUNTI: Rebecca Vannini
SIR SUSA VIM PERUGIA: Giannelli 6, Ben Tara 14, Russo 7, Loser 6, Semeniuk 15, Ishikawa 20, Colaci (libero), Herrera 1, Cianciotta. N.e: Plotnytskyi, Piccinelli (libero), Candellaro, Zoppellari. All. Angelo Lorenzetti, vice all. Massimiliano Giaccardi.
ITAS TRENTINO: Sbertoli 3, Garcia 24, Kozamernik 6, Flavio 12, Lavia 9, Michieletto 11, Laurenzano (libero), Magalini, Acquarone, Bristot. N.e: Pellicani, Bartha Pesaresi (libero) .
All. Fabio Soli, vice all. Adriano Di Pinto
LE CIFRE – PERUGIA: 20 b.s., 5ace, 35% ric. pos., 14% ric. prf., 50% att., 9 muri.
ITAS TRENTINO: 20 b.s., 5 ace, 46% ric. pos., 24% ric. prf., 43% att., 18 muri.
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia