ITALIA- STATI UNITI 3-1 (41-39, 25-22, 22-25, 25-21)
ITALIA: Travica 7, Zaytsev 5, Fei 9, Lasko 25, Savani 20, Mastrangelo 13. Libero: Giovi. Parodi 4, Birarelli 1. Non entrati: Boninfante, Sabbi, Maruotti. All. Berruto.
STATI UNITI: Lee 8, Stanley 22, Anderson 21, Holmes 9, Thorthon 2, Priddy 17. Libero: Lambourne. Lotman, Millar, Salmon. Non entrati: Rooney, Hansen. All. Knipe.
ARBITRI: Alenezi (Kuw) e Cespedes (Dom).
Spettatori: 3000 . Durata set: 45, 28, 29, 26.
Italia: bv 5, bs 21, mv 14, e 6.
Stati Uniti: bv 5, bs 19, mv 8, e 10.
Kumamoto. Fatica l’Italia, ma batte anche gli Stati uniti e conquista la quarta vittoria consecutiva.
Un successo difficile e importante, ottenuto contro una squadra di livello e di spessore, che era tra l’altro all’ultima spiaggia.
“Questo è uno degli avversari più difficili da affrontare per noi, ha le caratteristiche tecniche che ci possono dare più fastidio. Grande difesa, buona ricezione e qualità nella fase di break” Il ct Berruto è soddisfatto per la prova della squadra, che ha saputo superare diversi momenti complicati.
In campo è sceso il sestetto che dobbiamo ritenere titolare con Mastrangelo e Fei coppia di centrali, ma già nel primo set Parodi ha rilevato Zaytsev, poi nel quarto Birarelli ha sostituito Fei. L’Italia ha iniziato con il freno a mano tirato e si è trovata ad inseguire 14-17, lo ha fatto con pazzienza e ordine, arrivando al pareggio sul 20-20. Gli Usa hanno avuto il primo set point, poi ne ha avuto tre l’Italia e altri 6 gli americani. Prima che Lasko e Savani siglassero i punti per imporsi 41-39!
Sullo slancio la squadra di Berruto ha vinto il secondo 25-22, ma nel terzo è calata ha ceduto 22-25 e il match si è riaperto.
Ancora Stati uniti avanti nel quarto anche 13-10. Poi il crescendo finale italiano con Travica che ha messo a terra il punto della vittoria.
In casa azzurra molto bene il regista, eccellente in attacco Lasko con 20 punti e il 54%. Su livelli di eccellenza i centrali Mastrangelo e Fei. Savani ha trovato qualche difficoltà inizialmente, poi è uscito benissimo e alla fine è stato determinante con i suoi attacchi di banda.
Il torneo continua a far registrare sorprese: la Cina ha strappato due set e un punto al Brasile, l’Iran ha fatto la terza vittima illustre l’Argentina. In testa alla classifica è tornata la Polonia che ha battuto 3-1 il Giappone.
Domani trasferimento, l’Italia da Kumamoto si sposta ad Hamamatsu: due ore di aereo più una di bus. Anche queste cose rendono ancora più massacrante la World Cup.
SAVANI: “Per noi era importante vincere e farlo conquistando tutti e tre i punti, perché con gli Stati Uniti avevano vinto Brasile e Russia. Ci siamo riusciti, anche se non è stato facile. Siamo stati molto bravi nel finale del primo set a rimontare e poi ad annullare i loro set-point.”
TRAVICA: “Abbiamo vinto lottando e soffrendo, non giocando come sappiamo fare. Vincere questo tipo di partite, anche quando il gioco non viene fluido come vorremmo è ancora più importante, perché ci danno sicurezza e consapevolezza delle nostre possibilità.”
PARODI: “Siamo stati molto bravi nel primo set, poi abbiamo giocato meglio, anche se alla fine la fatica cominciava a farsi sentire. Vincere un set 41-39 ti da una grande carica e questo ci ha aiutato per fare nostro anche il secondo e indirizzare il match.”
WORLD CUP - 25/11 Quinta giornata - Pool A (Osaka): Iran-Argentina 3-2 (15-25 25-21 24-26 25-16 15-12), Cuba-Serbia 3-1 (17-25 25-21 25-22 25-17), Giappone-Polonia 1-3 25-23 21-25 19-25 18-25); Pool B (Kumamoto): Russia-Egitto 3-1 (25-18 25-17 23-25 25-9), Cina-Brasile 2-3 (25-23 10-25 18-25 25-19 8-15), Italia-Stati Uniti 3-1 (41-39 25-22 22-25 25-21).
Classifica: Polonia 13, Russia e Brasile 12, Italia 11, Cuba, Argentina e Iran 9, Stati Uniti 6, Egitto e Serbia 3, Giappone 2, Cina 1.
27/11 Sesta giornata - Pool A (Fukuoka): Iran-Usa ore 3, Polonia-Cina ore 7, Giappone-Egitto ore 10.20; Pool B (Hamamatsu): Serbia-Russia ore 3, Argentina-Brasile ore 7, Cuba-Italia ore 10.20.