(ASI) Perugia. Già a tre punti dalla fine i quasi tremila del Palaevangelisti erano tutti in piedi a cantare "Salutate la capolista". E capolista la Sir Conad Safety Perugia lo è definitivamente. Il pubblico ha voluto così tributate la sacrosanta ovazione ad un gruppo che ha saputo giocare quasi tutte le partite con rabbia e concretezza, oltre che mostrare un gioco a tratti spettacolare e devastante.
La ventiduesima vittoria su ventiquattro partite disputate costituisce un record: mai nessuno nella storia della Superlega era riuscito a fare meglio. Il successo risolutivo però i Block Devils se lo sono dovuti guadagnare: la formazione di Di Pinto, noto come il Mago di Turi, ha fatto la sua partita benché fuori dai playoff, riuscendo a portare via un set. Poi però, quando Perugia si è messa a giocare come sa, non c'è più stata partita. Il campionato non finisce qui: c'è da prendersi la rivincita contro Modena, vittoriosa sui bianconeri per ben dodici volte di fila. Quale occasione migliore di questa?
I numeri. Migliore in campo un giocatore tra i meno impiegati, Alexander Berger, che ha messo a segno 15 punti di cui due pesantissimi muri. Max Colaci, 33 anni proprio oggi (dalla nostra redazione i nostri migliori auguri), si è dimostrato il solito baluardo insuperabile della seconda linea, con il 33% in ricezione. Sull'altro fronte Gabriele Maruotti, un ex, non ha voluto sfigurare, andando a segno 10 volte. Tutto inutile però.
Cronaca. Due i cambiamenti apportati da Bernardi nello starting six: Berger in banda al posto di Russell e Ricci al centro in luogo di Anzani. È una Sir che stenta a trovare le giuste misure e ne deriverà un primo set giocato davvero male, quasi regalato. Molti gli errori anche elementari, come quello di Atanasijevic, che in pipe manda fuori (3-7). Bernardi è subito costretto a chiamare il time out. L’effetto è benefico in quanto Zaytsev, Podascanin ed un errore in attacco di Starovic riescono a ristabilire la parità (8-8). Il parziale d’apertura in pratica per i bianconeri finisce qui: ne è un esempio l’invasione sotto rete che consente a Latina di andare sul 13-18. Il coach prova a scuotere i suoi mandando in campo Andric al posto di Atanasijevic, ma le cose non migliorano. Non servirà nemmeno la successiva retromarcia: Magnum non trova il campo da seconda linea e finisce 16-25. Soltanto la vittoria, con qualunque risultato, consentirebbe ai Block Devils di chiudere la pratica primato e Bernardi cerca di correre ai ripari, impiegando Anzani con maggiore frequenza. E i risultati non tardano ad arrivare. La parità esiste solo nelle battute iniziali (4-4), poi è lo Zar ad imprimere la prima scossa (6-4). Magnum, che riesce a far male dalla seconda linea, ed il successivo muro di De Cecco scavano un divario pressochè incolmabile (15-7). A regalare il punto del pari, naturalmente per quanto riguarda il conto dei set, Zaytsev, che chiude la porta ad Ishikawa. Finisce con lo stesso punteggio, ma a squadre invertite, vale a dire 25-16. Tutto apparentemente facile anche nel terzo set, con De Cecco e compagni che ritrovano la,giusta scioltezza. Le distrazioni però ben presto tornano a bussare alla porta: sul 18-11 per i Block Devils, Latina mette a segno sei punti consecutivi grazie ad un turno al servizio piuttosto importante di Ishikawa (18-17). Bernardi si accorge che qualcosa si è inceppato nei meccanismi della squadra e chiama i propri giocatori a rapporto. Un errore in attacco di Rossi, che ha seguito l’errore al servizio dello schiacciatore giapponese, riporta Perugia in vantaggio di tre lunghezze (21-18). Quel vecchio leone di Starovic non ci sta e riavvicina i pontini (21-20). Atanasijevic manda fuori in contrattacco, ma per sua fortuna il videocheck rileva un tocco a muro che la coppia arbitrale non aveva visto (22-20). Berger alza il muro e regala tre match point a Perugia, che chiuderà con un fantatisco ace di Atanasijevic (25-21). Due ora le possibilità per mandare i quasi tremila del Palaevangelisti a casa felici, ma meglio sfruttare la prima, anche per una questione di prestigio. Le motivazioni dei Block Devils sono ai livelli massimi e per la pur volenterosa squadra guidata da Vincenzo Di Pinto, noto come il Mago di Turi, che è riuscita a malapena ad andare in doppia cifra, non c’è nulla da fare. È lo Zar a mettere a segno il punto della vittoria con una diagonale stretta: Perugia è davanti a tutti e non potrà più essere raggiunta.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – TAIWAN EXCELLENCE LATINA = 3-1
(16-25, 25-16, 25-21, 25-10)
PERUGIA: Atanasijevic 18, Zaytsev 16, Berger 15, Ricci 6, De Cecco 5, Anzani 4, Podrascanin 1, Colaci (L), Della Lunga 1, Shaw 1, Siirila, Andric. N.E. – Russell, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
LATINA: Starovic 15, Maruotti 10, Savani 8, Rossi 6, Le Goff 4, Sottile 1, Shoji (L), Ishikawa 2, Gitto, De Angelis, Huang. N.E. – Kovac, Corteggiani. All. Vincenzo Di Pinto e Marco Franchi.
Note – Spettatori 2’853.
Durata dei set: 21’, 23’, 30’, 21’.
Arbitri – Alessandro Tanasi (SR) ed Ubaldo Luciani (AN).
SIR SAFETY CONAD (b.s. 15, v. 5, muri 13, errori 11).
TAIWAN EXCELLENCE (b.s. 15, v. 4, muri 5, errori 7).
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia