(ASI) Perugia. Sono le ore 19:48 esatte quando Ivan Zaytsev, il giocatore più discusso soprattutto per questioni esterne al rettangolo di gioco, ha messo a terra l’ultimo pallone. Dopo i tre scudetti conquistati dalla squadra femminile della Sirio Despar Perugia all’inizio degli anni 2000, ecco finalmente il primo scudetto degli uomini.
Ci è riuscita la Sir Safety Conad Perugia del presidente Gino Sirci e del coach Lorenzo Bernardi, uno che di vittorie di campionati se ne intende. Per Mister Secolo, che ha festeggiato il punto finale come nel primo mondiale vinto dall’Italia nel 1990 salendo sulla sedia riservata all’arbitro, è l’ennesima, forse quella più importante, permettendo a questa squadra di sfatare la troppo frettolosa nomea del “non vinci mai”. Di titoli quest’anno me sono arrivati addirittura tre, e potrebbe ancora non essere finita. Il prossimo fine settimana i Block Devils andranno all’assalto del trono europeo: impresa sulla carta proibitiva, ma con questo entusiasmo mai dire mai. Come non menzionare infine questo fantastico gruppo di giocatori, con chiunque disposto ad aiutare il compagno in difficoltà, qualità che ha permesso a Perugia di fare razzia di tutti i trofei in palio nel panorama nazionale. Complimenti Perugia, questa serata rimarrà per sempre nella storia del volley cittadino e nazionale.
Numeri Non c’è stata storia, stavolta come in tante altre occasioni che le due squadre si sono incrociate. Soltanto in attacco i cucinieri hanno fatto meglio (56% vs 48%), ma in ricezione la differenza si è vista tutta (44% vs 32%). Block Devils che spadroneggiano anche al servizio (8 ace contro 4), mentre in questo fondamentale Civitanova sbaglia qualcosa di troppo (16 vs 10). Migliore in campo ancora Alex Atanasijevic, 17 punti di cui 2 al servizio e 1 a muro, con una percentuale offensiva del 45%. Sul fronte opposto l’ultimo a mollare è stato Tsetan Sokolov (18), ma è troppo poco. Perugia è la più forte e si cuce il tricolore con pieno merito.
Cronaca Nonostante il periodo non certo esaltante Bernardi riconferma Aaron Russell sulla linea dei ricevitori, mentre Medei si affida nuovamente a capitan Stankovic nel pacchetto dei centrali e Kovar nel reparto schiacciatori. L’avvio di Perugia è contratto, con diversi errori in fase d’attacco: ne è un esempio la diagonale stretta di Zaytsev che non trova il campo (4-6). Sokolov prova a fare scappare Civitanova (4-7), ma l’ace di De Cecco e Atanasijevic riportano il punteggio in parità (8-8). Sokolov mura un Russell che ci mette un po’ a carburare (8-10). Lo statunitense giudica erroneamente fuori una battuta di Christenson e si torna 8-11. L’episodio che rischia di portare i cucinieri in vantaggio nel conto dei set è il muro di Juantorena su Bata (13-16), ma i marchgiani non ne approfittano. Stankovic da seconda linea sbaglia (19-19), poi un redivivo Russell mette a segno due bordate consecutive dai nove metri (21-19). Gli equilibri sono definitivamente spostati, anche se il solito Osmany tenta fino all’ultimo di tenere a galla i suoi (23-22). La stoccata risolutiva è di Russell (25-22). Ripresa del gioco che vede la Lube sparare le ultime cartucce con Christenson, suo l’ace del primo vantaggio, Juantorena, abile a muro su Bata e con Sokolov (0-3). Lo stesso cannoniere serbo, a tratti devastante questa sera, rimedia e pareggia i conti (8-8). Sokolov prova a scappare (9-11), ma Anzani è bravo a murare Kovar (12-12). Stankovic mette paura dai nove metri (14-16), ma ad imitarlo è il sempre prezioso Berger (16-16). Podrascanin alza il muro su Sokolov (19-17) ed in seguito lo Zar e Anzani (ace) sembrano chiudere la contesa (21-17). Guai a risvegliare il can che dorme, si dice in gergo: Osmany e Kovar, che aveva commesso invasione ma una contestatissima decisione al videocheck assegna il punto a Civitanova, le tentano tutte (22-22), ma ad evitare la beffa ci pensa il provvidenziale Magnum. Si tratta ora di gestire nel modo più intelligente possibile lo sviluppo del gioco, e il terzo set sembra essere la classica marcia trionfale. Perugia vola sull’8-3 con un super Zaytsev. Niente sembra spaventare un pubblico che già pregusta la grande festa, ma il classico braccino corto è in agguato Candellaro stoppa Atanasijevic a muro (18-17), costringendo i Block Devils a giocare punto a punto. Cester regala a Civitanova un set point (24-25), ma è lo Zar a vestire i panni del trascinatore mettendo a segno tre punti consecutivi, quelli che valgono il triplete. La festa può iniziare e durerà ancora a lungo.