Il solito Marc Márquez con la solita Ducati, ma sul podio di Assen ci sono anche Bezzecchi e l'Aprilia

(ASI) Assen – Asso piglia tutto. Asso che fugge. Asso Marc Márquez che sfodera dal mazzo la sua carta vincente. La solita, che lo porta a chiudere al primo posto e a raggiungere lo storico asso Giacomo Agostini, con 68 vittorie in top class.

L’asso nella manica lo ha anche la Ducati, o meglio due: sono i suoi piloti che oggi festeggiano insieme sul podio la vittoria del Gran Premio d’Olanda: Marc Márquez, come detto, primo e Francesco Bagnaia terzo.

Se Ducati esulta, Aprilia può fare altrettanto grazie a Marco Bezzecchi, il re dei sorpassi, che oggi, insieme a Marc e Pecco, gioisce per il suo secondo posto. Sta facendo davvero passi da gigante il Bez con la sua Aprilia in questa stagione e può esserne soddisfatto.

Così si è espresso a fine gara ai microfoni di Sky:

“Sono molto felice. É stata davvero una gara fantastica. Marc è stato velocissimo. Io ho cercato al massimo di stargli vicino e ho anche provato ad attaccare, ma evidentemente aveva qualcosa di più. Comunque abbiamo fatto un lavoro straordinario. Devo dire grazie a tutto il team, a Vale per il sostegno incredibile, perché hanno sempre creduto in me, e anche a tutti gli amici e ai fan. Spero che se la siano goduta e di aver dato un po’ di spettacolo. Grazie”.

La gara di oggi, al cospetto di duecentomila spettatori, ha visto una splendida prestazione di Bezzecchi, ma altrettanto aggressiva lo è stata quella di Pedro Acosta con la sua KTM, che ha dato filo da torcere a Pecco Bagnaia, sfilandogli a tratti il terzo posto, non riuscendolo però a tenere fino alla fine. Il trio del podio di Assen ha suonato ottimi tempi rimanendo anche ad una distanza abbastanza ravvicinata gli uni dagli altri, fino a quando, all’ultimo momento, il solito Marc ha deciso di sfoderare il suo classico pezzo da repertorio come solista.

Una gara che ha aperto con Pecco Bagnaia che si prende il primo posto, ma lo vede sfumare, perché Marc, partito quarto, lo attacca a destra al quinto giro.  “Vittoria agrodolce - afferma Pecco al cinquantasettesimo podio in top class ed ottantesimo podio in tutte le classi -. Avrei voluto fare di più, però di nuovo ho avuto un po’ di difficoltà. Comunque il passo non andava troppo male. Ho cercato di chiudere il distacco con i primi, qualche volta sono stato un po’ più vicino, però non ce l’ho fatta. La terza posizione era il massimo che si poteva fare. Dobbiamo prendere le cose positive, cioè il weekend è andato bene e dobbiamo continuare così”.

E dove è Alex?  Vi chiederete. Nei Paesi Bassi ha subito un colpo basso che gli costerà un intervento alla mano.

Si vede chiaramente al sesto giro, quando la sua moto, molto vicina a quella di Acosta, si aggancia, chiude il davanti e scivola via. Fine della gara per Alex, che sin da subito mostra segni di dolore alla mano. Ed infatti è così: dal centro medico arriva la notizia di una frattura scomposta del secondo metacarpo della mano sinistra che andrà operata probabilmente tra oggi e domani a Madrid. È andata bene, poteva andare peggio, perché il colpo in testa e alla spalla ci sono stati.

Un pensiero al fratello lo dedica anche Marc: “Ovviamente sono felicissimo del lavoro fatto dalla squadra venerdì. È stato un weekend eccezionale e non atteso, perché Assen non è un circuito forte per me. Abbiamo veramente un punto in più. Mi spiace per Alex. Il mio papà mi ha appena detto che si è fatto male ad un dito. Auguro tutto il meglio a tutti i piloti e a mio fratello in particolar modo. Così vanno le corse purtroppo. A parte questo sono molto contento per Ducati per questa vittoria”.

Per fortuna nulla di grave per gli altri piloti Savadori, Mir, Aldeguer, Oliveira e Ogura anche loro capitolati in questa gara.

Al Gran Premio di Assen queste le posizioni finali: quinto posto per Viñales, sesto Di Giannantonio; a seguire Morbidelli, Fernández, Bastianini, Quartararo, Binder, Zarco, Rins, Miller, Chantra, Espargaro.

Benedetta Orsini Federici - Agenzia Stampa Italia

 

*Immagine realizzata con AI Gemini.

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