Proprio la punta ex Campobasso assicura profondità e permette alla squadra di provare con maggior assiduità triangoli e verticalizzazioni in prossimità della porta avversaria. Sarà un caso, ma il gol di Clemente che rompe gli equilibri a metà primo tempo, nasce da un assist di Balistreri incuneato nell’ area di rigore abruzzese. Nel primo tempo poco altro, con il Perugia che comunque non rischia assolutamente nulla contro un Giulianova di qualità nettamente inferiore, infarcito di giovani e apparso già mezzo rassegnato al peggio prima di scendere in campo.
Meglio la ripresa, col Perugia che nel primo quarto d’ora pigia sull’acceleratore e va vicino al raddoppio, prima con una ripartenza in cinque contro tre avviata e conclusa da Benedetti con un colpo di testa alto; poi con una rovesciata di Ferri Marini che colpisce la traversa interna e rimbalza appena fuori della linea di porta.
Il Giulianova nel frattempo rimane in dieci per l’espulsione di Picone e quando, al 22’, Balistreri si conferma attaccante di razza e insacca un pallone filtrante di Pupeschii dalle retrovie, per gli abruzzesi tanto varrebbe rientrare subito negli spogliatoi. Invece, devono restare in campo per assistere anche ad un gol d’altri tempi di Zanchi che parte dalla propria metà campo palla al piede, supera gli avversari, sembra perdere il pallone ma recupera l’assetto, entra in area e, invece di crossare, infila il portiere da posizione angolata. Tutti a casa, tutti a pensare alla trasferta col Neapolis, anzi no: c’è tempo anche per annotare il gol dei giuliesi con Della Penna proprio negli ultimi secondi del recupero.
Battistini nel dopopartita contesta chi nelle ultime settimane ha parlato di crisi, loda l’impegno dei suoi ragazzi e si compiace di poter contare, dopo oggi, anche su una soluzione tattica ulteriore e su uomini duttili su cui fare affidamento. Santopadre e Damaschi lanciano segnali di calma e assicurano che tutti stanno lavorando per il futuro del Grifo. I tre punti nel calcio, si sa, aiutano molto a mettere tutti d’accordo.