Dolore, delusione, angoscia. Questi tre termini non mirano ad analizzare il pensiero filosofico dell'intellettuale tedesco Arthur Schopenhauer, ma cercano di sintetizzare la disastrosa e problematica epopea internazionale delle compagini italiane. Juventus, Sampdoria, Palermo e Napoli hanno dato vita a delle partite indecorose, dove spettacolo e divertimento non sono stati gli ingredienti fondamentali.
Blucerchiati e rosanero non sono riusciti a contenere rispettivamente gli ucraini del Metalist e i forti russi del Cska Mosca, andando ad impattatare inevitabilmente in una sconfitta che entusiasma la parola eliminazione. Pareggiano, ed agguantano almeno un pur sempre misero punticino, la non stratosferica Juventus di mister Delneri e il timido Napoli dell'infuriato Mazzarri.
Nello stadio che ospitava un tempo le gloriose performance dell'indimenticabile e indimenticato Diego Armando Maradona, gli azzurri del patron De Laurentiis non sono andati oltre lo 0 a 0 contro un decimato Liverpool.
E' ancora una Juventus non vittoriosa nel gruppo A della fase a gironi del torneo, da pochi anni ribattezzato Europa League. Dopo tre partite disputate, i bianconeri hanno conquistato tre punti. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Il Salisburgo ha fatto tremare il team piemontese, specie dopo il gol del vantaggio siglato da Svento. Per fortuna ci ha pensato Krasic, il solito Krasic. E' stata sua la prodezza che ha permesso alla Juventus di uscire indenne dall'austriaco impianto del "Red Bull Arena".
Il Palermo, pur giocando un discreto primo tempo, ha perso al "Barbera" con il punteggio schiaccante di 3 a 0. Il primo tempo dei padroni di casa è stato incoraggiante, ma al 22°, l'attaccante ospite Vagner Love si vede respinto dall'estremo difensore Benussi un calcio di rigore. Dieci minuti dopo, i russi si portano in vantaggio grazie ad un colpo di testa vincente dell'ottimo Doumbia, bravo anche a realizzare la doppietta personale a pochi minuti dall'inzio della ripresa. Di Necid il sigillo del tris finale.
L'Ucraina si conferma, anno dopo anno, terra amara per la deludente Samp di Cassano & Co. Il match ha avuto un grande protagonista: di mestiere fa il centrocampista e proviene dal lontano Brasile. Cleiton Xavier, con la sua micidiale rovesciata, ha regalato ai suoi il gol vittoria del 2 a 1. E pensare che il match era cominciato in maniera benigna, con la rete di Koman che aveva fatto sognare la ciurma di Di Carlo. Peccato che i sogni devono spesso fare i conti con la dura realtà. Onore dunque al Metalist che ha saputo ribaltare il risultato, nonostante l'inferiorità numerica (espulso Taison, marcatore del momentaneo 1 a 1).
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