(ASI) Agenzia Stampa Italia anche quest’anno seguirà tutta la manifestazione musicale di Umbria Jazz 2014, come ha fatto ormai da molti anni con articoli di cronaca, di critica e foto immediatamente che saranno pubblicati in www.agenziastampaitaslia.it e siti sportivi correlati a ridosso dei concerti. La kermesse, si terrà nel capoluogo umbro di Perugia e andrà dall’11 al 20 di luglio prossimo.
È senza dubbio un momento di alto livello musicale sia jazzistico che leggero tra i migliori e conosciuti a livello mondiale, che punta ad innovazione e ad artisti italiani. A tema saranno alcune varie serate del main stage che si terrà tradizionalmente presso l’Arena di S. Giuliana, ma Perugia metterà anche a disposizione molte delle sue migliori sedi di ascolto sia in-door che out door: Il Teatro Morlacchi, la singolare scelta della Galleria nazionale umbra e del Palazzo della Penna, i giardini Carducci e piazza IV Novembre, le strade del centro storico con le streets parade e i tradizionali ristoranti (La Taverna, la Bottega del Vino, il Brufani, il Ristorante alla carta del Santa Giuliana) in cui non vi sarà solo l’abbinamento musica e cibo ma soprattutto si respirerà l’atmosfera dei jazz club americani come il Vanguard e il Blue Note di New York. Bene esprime la cartella stampa il senso della manifestazione di quest’anno che valorizza effettivamente il nuovo, lo sperimentalismo, gli artisti italiani, la musica leggera, le contaminazioni espressive (per jazz e musica brasiliana o jazz e canzone italiana). Di particolare e apprezzabile rilevo il convegno di chiusura dedicato agli “Stati generali del jazz italiano” un momento di riflessione confronto che ritengo unico quanto fondamentale in questo momento storico, al quale seguirà un omaggio musicale a Trovajoli che si terrà al Morlacchi il 20 luglio eseguito dai musicisti Rava, Gatto, Pieranunzi e Rea, cioè quattro tra i musicisti più rappresentativi del Jazz italiano a livello internazionale. Ottima scelta data la poco nota ma solida storia che questo genere ha in Italia, dalle orchestre da ballo alle vere e proprie jazz band italiane e le sue cantanti degli anni Ottanta (nessuno ricorda per esempio Lalla Morini?). Non manca il maestro Sellani decano italiano per esempio che eseguirà come al solito alla Bottega del Vino, né una serie di nomi internazionali di cui daremo conto nei prossimi articoli.
Giuseppe Marino Nardelli - Agenzia Stampa Italia