(ASI) “Non ho nemmeno un seme quando comincio: è come partire da zero” ecco il motto tratto dal suo sito ufficiale del pianista statunitense Keith Jarrett che parteciperà dopo sei anni alla edizione di Umbria Jazz 2013 in scienza dal 5 al 14 luglio. Dopo uno scontroso atteggiamento rivolto al pubblico perugino, una giustificabile avversione per le foto in corso di esecuzione torna un grandissimo pianista jazz, di matrice classica per tecnica e arte improvvisatoria, caratterizzato da una grande ecletticità, enorme originalità stilistica e altrettanto grande inventiva ed estro musicali.
Nato da una famiglia multietnica, originaria dell'Ungheria, Keith sin da piccolo, respira aria di musica. Keith Jarrett inizia a prendere lezioni di pianoforte all'età di tre anni, svolgendo studi classici e venendo incluso in varie esibizioni all'Academy of Music di Philadelphia e al Madison Square Garden.[4] e si esibisce nel primo concerto a nove. Dai dodici anni in poi suona come professionista[5] e dai quindici intraprende studi di composizione. Entra dunque al Berklee di Boston ed ottiene una borsa di studio per studiare alla prestigiosa cattedra di Nadia Boulanger a Parigi (la stessa cui si rivolsero anche Astor Piazzolla e Philip Glass), ma, declina cortesemente e si trasferisce a New York nel 1964, esibendosi al Village Vanguard. Suona con il clarinettista Tony Scott, che aveva suonato anche con Billie Holiday. Successivamente Jarrett è con Art Blakey nei Jazz Messengers.[5] Fra i messaggeri Jarrett coltivò quel gusto per il gospel e il blues che non lo abbandonò mai più. Era il dicembre 1965 e Jarrett aveva 20 anni. Tre mesi dopo lo si ascolta nel quartetto di Charles Lloyd, un gruppo importante, che raccolse molti consensi,] e in cui Jarrett incontrò un batterista, anch'egli giovanissimo, destinato ad incrociarsi con la sua carriera, Jack DeJohnette. Jarrett fonderà poi un suo trio con Charlie Haden, icona del contrabbasso free, e Paul Motian, batterista passato per il trio di Bill Evans. Tra la discografia iniziale Life Between the Exit Signs (1967), Restoration Ruin (1968), Somewhere Before (1968) per l’etichetta Atlantic., The Melody at Night, With You. Molta la sua produzione dal vivo. Nel 2004 Jarrett ha vinto il premio musicale Léonie Sonning, normalmente associato a musicisti di musica classica. Nel 1983 nasce il cosiddetto Trio Standards, ovvero l'incontro di Jarrett con il contrabbassista Gary Peacock (coinvolto in mille avventure del jazz più creativo e meno conservatore, da Bill Evans a Don Cherry, da Steve Lacy a Paul Bley) e con DeJohnette. Sarà in quiesat formazione che avremo il piacere e l’onore di ascoltarlo ancora una volta. Nella edizione 2013 non sarà solo jarret a rappresentare un grande nome, infatti saranno ospiti: Sonny Rollins, Jhon Legend, Diana Krall e importanti jazzman italiani tra cui Rava e Fresu.
Per le dettagliate informazioni sulla manifestazione consultare direttamente il sito: www.umbriajazz.com
Giuseppe Marino Nardelli –Agenzia Stampa Italia