(ASI) Fratelli d'Italia ricorda il giovane Sergio Ramelli, che cinquant’anni fa, mentre rincasava, fu aggredito in modo barbaro, a colpi di chiave inglese, da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare, Si riportano le dichiarazioni di Carlo Fidanza, Augusta Montaruli, Sandro Sisler, Gianpietro Maffoni e Renato Ancorotti, Enzo Amich, Riccardo De Corato, Maria Grazia Frijia e Stefano Maullu.
FRANCOBOLLO RAMELLI, FIDANZA (FDI): UNA FERITA CHE SI RICUCE, ASSURDA LA SINISTRA CHE CONTESTA
(ASI) “Oggi a Milano è stato presentato il francobollo che ricorda Sergio Ramelli, nel cinquantesimo anniversario dell’infame aggressione da parte di un commando di Avanguardia Operaia. Un passo importante verso una vera pacificazione nazionale e un gesto di omaggio alla sua famiglia, rappresentata oggi dalla sorella Simona: oggi l’Italia, grazie all’impegno del Ministro Adolfo Urso e alla toccante testimonianza del Sottosegretario Paola Frassinetti, ha ricucito una ferita aperta da troppo tempo. Importanti e apprezzate anche le parole di riconciliazione di Martina Riva, Assessore al Comune di Milano intervenuta su delega del sindaco Sala. Rattrista però che in una giornata così ci sia ancora un pezzo importante della sinistra - di quella antagonista ma anche di quella istituzionale - che proprio non riesce a tollerare il ricordo di Sergio. Avevano iniziato poche decine di ragazzi vicini ai collettivi, che questa mattina hanno contestato l’apposizione di una targa all’ITIS Molinari, la scuola in cui è iniziato il calvario di Sergio. E hanno fatto di peggio quei senatori del PD, che hanno parlato addirittura di “revisionismo storico” e condannato l’emissione del francobollo commemorativo. A cinquant’anni di distanza, evidentemente il nome e la storia di Sergio fanno ancora paura. Ma noi non smetteremo mai di raccontarla, tenendo nel cuore il sorriso di un ragazzo che ha pagato con la vita il prezzo delle proprie idee”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, a margine della cerimonia di presentazione del francobollo commemorativo dedicato a Sergio Ramelli svoltasi al Palazzo Reale di Milano.
RAMELLI, MONTARULI (FDI): ORGOGLIOSI DI GOVERNO CHE NON ARRETRA
(ASI) “Siamo orgogliosi di un Governo che non fa un passo indietro rispetto al ricordo di un giovane italiano ucciso barbaramente solo perché di Destra come Sergio Ramelli e di un partito che per voce sensibile e certa del suo capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, non arretra davanti alle solite polemiche, ai tentativi di denigrazione, alle violenze. Le parole di accusa di revisionismo sconcertano. Mentre però c’è chi persevera pericolosamente nella strada della divisione, noi continuiamo a lavorare - e ne è segno tangibile la giornata di oggi - affinché nessuno per le proprie idee sia vittima, discriminato, ucciso ed ancora dopo la morte veda il suo nome e il suo sacrificio oltraggiato”. Così il vice in una nota capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.
RAMELLI, SENATORI FDI: IL PD NON VUOLE CHE VI SIA UNA MEMORIA CONDIVISA
(ASI)“Restiamo sinceramente basiti dal leggere che i colleghi del Pd parlino di revisionismo storico relativamente all’emissione del francobollo dedicato a Sergio Ramelli. Una vicenda, quella di questo ragazzo, che fa ancora rabbrividire. Sergio fu barbaramente colpito esattamente cinquanta anni fa da un commando di Avanguardia Operaia, i cui componenti furono accusati di omicidio volontario per poi cavarsela con pene davvero miti. Se c’è uno scandalo è che vi sia, a distanza di così tanti anni, qualcuno che possa ancora permettersi il lusso di aver da ridire su una iniziativa meritoria come quella di un francobollo commemorativo, ma evidentemente la ricerca di una memoria condivisa non interessa a chi pensa ancora che ‘uccidere un fascista’ non fosse un reato”. Lo dichiarano in una nota i senatori lombardi di Fratelli d’Italia Sandro Sisler, Gianpietro Maffoni e Renato Ancorotti.
RAMELLI, AMICH (FDI): OFFRIAMO IDEALMENTE IL SUO FRANCOBOLLO A SUA MADRE, NON PIÙ TRA DI NOI
(ASI) “Non ho avuto il privilegio di conoscere la signora Anita Ramelli, la madre di Sergio: se n’è andata alcuni anni fa, circondata dall’affetto di una comunità di uomini e donne, che lei amava profondamente. Aveva sublimato il dolore straziante per la perdita di un figlio nell’affetto per questa grande comunità, di cui Sergio aveva scelto di fare parte, pagando con la vita un desiderio di militanza, che non aveva temuto di manifestare". Lo ha detto Enzo Amich, deputato di Fratelli d'Italia, a margine della commemorazione di Sergio Ramelli alla Camera. "Oggi alla Camera - ha aggiunto - abbiamo ricordato Sergio Ramelli, che esattamente cinquant’anni fa, mentre rincasava, fu aggredito in modo barbaro, a colpi di chiave inglese, da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia. Per la retorica del tempo, un figlio di una Milano proletaria massacrato da un manipolo di borghesi benestanti, che si piccavano di fare gli interessi del popolo. La sua “colpa”, se così possiamo chiamarla, fu quella di aver espresso liberamente le sue idee in un tema, che affisso pubblicamente da facinorosi, ne divenne la condanna a morte. Una condanna eseguita con soverchia violenza, nonostante l’evidente impossibilità del povero Sergio di difendersi in modo efficace. Oggi qualcuno crede di fare gli interessi di quel perimetro politico, sempre più opaco, che chiamiamo “sinistra”, infangando di tanto in tanto la memoria di questo giovane, che ha pagato solo l’amore per le sue idee. Il francobollo in suo ricordo lo offriamo idealmente alla signora Anita: lo avrebbe accolto con lo stesso affetto dedicato alla comunità politica e culturale, che ha promesso e mantenuto di non fare mai cadere nell’oblio il nome di suo figlio. Ringrazio il nostro capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, che nel ricordare Sergio ha saputo ‘rappresentarci’ davvero tutti, con parole toccanti ed efficaci”, ha concluso Amich.
RAMELLI. DE CORATO (FDI): A MILANO ANCORA PRESENTI NOSTALGICI DEGLI ANNI ’70 E DELLE CHIAVI INGLESI
(ASI) "Oggi pomeriggio a Palazzo Reale a Milano, con la presenza di Simona la sorella di Sergio Ramelli e sua figlia, assieme al Ministro Adolfo Urso, al Sottosegretario di Stato Paola Frassinetti e all’Assessore Regionale Romano La Russa, abbiamo ricordato Sergio con l’emissione di un francobollo commemorativo nel giorno in cui, esattamente 50 anni fa, veniva sprangato da alcuni membri di Avanguardia operaia. Ho abbracciato e salutato con tanta commozione e affetto la sorella di Sergio, Simona, che a quei tempi era una bambina. Questa mattina, all’Istituto Molinari di Milano, abbiamo constatato che purtroppo in città ci sono ancora diversi nostalgici degli anni ’70, gli anni delle chiavi inglesi (Hazet 36) che uccisero il povero Sergio. Infatti, durante la cerimonia di questa mattina in cui si è tenuta la scopertura di una seconda targa dedicata a Sergio Ramelli, il Ministro Valditara, il Sottosegretario Frassinetti e l’Assessore La Russa sono stati duramente contestati con dichiarazioni del tutto intollerabili. Questo è davvero un brutto segnale che mette in evidenza che Milano non ha ancora superato i momenti bui di quei tristi anni". Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.
RAMELLI. FRIJIA (FDI): FRANCOBOLLO INVITO A INSTAURARE CLIMA DI LEALE CONFRONTO
(ASI)“L’emissione di un francobollo in memoria di Sergio Ramelli a 50 anni esatti dal suo brutale e vile omicidio è un’iniziativa che non potrà certo cancellare dalla nostra memoria il ricordo e il dolore per il tragico episodio, ma che punta a scrivere una nuova pagina della storia. Con questa iniziativa il Mimit ha voluto rendere giustizia ad un giovane ucciso nel 1975 con l’unica colpa di aver denunciato in un tema l’operato delle BR, ma ha voluto anche affermare con forza il principio secondo il quale, lo scontro politico in una democrazia mai deve tradursi in pensieri e gesti di odio. Questo l’insegnamento che vogliamo lasciare alle nuove generazioni, con un impegno da parte della classe politica a instaurare un clima di leale e costruttivo confronto nell’interesse della collettività”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Maria Grazia Frijia.
RAMELLI, MAULLU (FDI): IL RICORDO SIA SIGILLO DI PACIFICAZIONE NAZIONALE
“Grazie all’impegno del Ministro Alfredo Urso si è tenuta, questa mattina al Palazzo Reale a Milano, la cerimonia dell’emissione di un francobollo commemorativo dedicato a Sergio Ramelli, giovane vittima della violenza politica degli anni di piombo. L’iniziativa vuole essere un segno di memoria e riconciliazione nazionale, affinché il suo sacrificio rimanga un monito contro ogni forma di intolleranza e violenza ideologica. A quasi cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa, l’emissione di questo francobollo rappresenta un riconoscimento istituzionale e un invito al dialogo e al rispetto delle idee altrui, affinché la nazione viva una vera dimensione di unità. La speranza è che il ricordo di Sergio Ramelli possa ispirare un futuro di confronto civile e pacifico”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Stefano Maullu.