(ASI) "Non è certo un caso che il governo Meloni abbia deciso di accorpare la data dei referendum sociali alla data del ballottaggio delle amministrative, che si terrà l'8 e 9 giugno, e non a quella del primo turno, come sarebbe stata più naturale, in cui la partecipazione degli elettori è sempre stata storicamente più elevata. Insomma furbizie di piccolo cabotaggio da parte dei soliti ladri di democrazia.
Auspichiamo che i cittadini non si facciano ingannare e scippare questa importante occasione per tornare a decidere del proprio destino. E' evidente che il superamento del quorum e l'approvazione dei quesiti referendari proposti al voto avranno un'importante ricaduta sulle loro condizioni di vita e di lavoro, cancellando norme che hanno penalizzato in questi anni chi vive del proprio lavoro". È quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.