(ASI) Modena – Nei giorni di sabato 26 e domenica 27 maggio si è tenuto a Modena, presso il circolo culturale identitario “La Terra dei Padri”, il Festival dell’Editoria NON Conforme.
Durante tale evento si sono susseguite diverse conferenze inerenti a temi di politica, geopolitica, signoraggio monetario, e agli scenari di guerra in Siria e Palestina.
Nella due giorni, inoltre, è stato presentato il progetto Revolvere - Federazione Identitaria. Un’iniziativa che è al medesimo tempo una federazione di movimenti culturali e un’associazione di case editrici nazionalpopolari e identitarie, che ha come obbiettivo di promuovere la cultura “non conforme” e identitaria puntando a dare vita ad una nuova visione del mondo. Per Agenzia Stampa Italia ha rilasciato, gentilmente, l’intervista che segue uno dei responsabili di Revolvere, Daniel Guillem.
Responsabile Guillem, ci definisca precisamente che cos’è Revolvere e quante case editrici ad essa si sono federate.
Daniel Guillem: «Revolvere non è solamente un’associazione di case editrici. E’ anche quello, ma essa nasce con l’idea di federare tutti quei movimenti metapolitici e culturali che si fanno portatori di una serie di idee che potremmo definire “rivoluzionarie”. Tutti quei movimenti che portano avanti idee “antimondialiste”, o che si fanno promotori di alcune tesi come quella riguardante il “signoraggio bancario”, o la Tradizione. All’interno della federazione Revolvere è nata l’associazione di case editrici “non conformi”, della quale io faccio parte a nome de I Libri del Graal. In essa troviamo buona parte delle case editrici più importanti del mondo non conforme: come Edizioni Settimo Sigillo, Controcorrente Edizioni, Nexus Edizioni, Edizioni Ritter e molte altre. Gli obbiettivi principali di quest’associazione di case editrici sono quelli volti a creare una sinergia tra tutte queste realtà editoriali, che fino ad ora si sono mosse in maniera separata le une dalle altre. Una sinergia che si svilupperà su vari piani: sia su quello della diffusione culturale con l’organizzazione di fiere del libro, conferenze ed eventi culturali, sia su quello più strettamente tecnico e commerciale con la creazione di un sito internet con un catalogo unificato delle varie case editrici e con la possibilità, stando uniti, di riuscire ad esercitare un maggiore potere di penetrazione culturale in tutti quegli ambiti che fino ad ora ci erano preclusi».
Perché la necessità di creare questa federazione? Da quello che sono i vostri intenti, sembra di capire che l’ambiente identitario necessiti di un rinnovamento culturale.
Daniel Guillem: «Ci tengo a precisare che questo progetto è stato principalmente animato da Marina Simeone. In merito alla domanda postami, affermo che la federazione dei movimenti metapolitici e l’associazione delle case editrici nascono da una necessità incombente. Ovvero quella di riuscire ad unificare, e soprattutto a rendere organiche, tutte quelle idee “anticonformiste” e “rivoluzionarie” che si contrappongono al Sistema, ma che fino ad ora sono rimaste in un ambito sparso, frammentario e senza una visione d’insieme. Il nostro intento principale è quello di riuscire a creare una visione del mondo solida, concreta, che si contrapponga in modo totale e radicale alla propaganda culturale nella quale siamo stati imprigionati».
Quali saranno i prossimi sviluppi di Revolvere?
Daniel Guillem: «I prossimi sviluppi di Revolvere saranno la creazione di un direttivo che si occupi di organizzare e armonizzare tutte queste attività che abbiamo in progetto. Tra cui l’organizzazione di campi culturali, di conferenze, di pubblicazioni cartacee, che abbiano come primo obbiettivo la nascita di una nuova consapevolezza nella visione del mondo e quindi nella lotta delle idee».
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia