(ASI) Un anno fa il Qatar veniva politicamente isolato dai suoi tre vicini, Arabia saudita, Bahrein, Emirati arabi uniti ed Egitto. A giugno 2017 i 4 paesi hanno tagliato le esportazioni, espulso i loro cittadini e vietato i voli da e per il Qatar.
Una situazione che ha messo in difficoltà il piccolo paese che però è riuscito a superare la crisi economica attingendo alle proprie consistenti riserve di liquidità, alleandosi ulteriormente con la Turchia e l'Iran, e utilizzando la sua posizione strategica nel Golfo Persico come maggiore produttore mondiale di gas naturale liquefatto per continuare le spedizioni verso le principali potenze mondiali.
Ufficialmente i 4 paesi hanno deciso la rottura diplomatica, politica ed economica con Doha nel tentativo di forzare la sua politica di sostegno ai gruppi islamici e ai suoi legami con l'Iran, accusandolo di destabilizzare la regione e di ospitare e sostenere i terroristi.
Lo scorso giugno il paese ha vissuto un periodo molto delicato, con la popolazione che preoccupata per la rottura con i vicini che si è precipitata nei negozi di alimentari svuotando scaffali di latte e altri prodotti alimentari provenienti dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.
L'Arabia Saudita ha chiuso l'unica frontiera terrestre del Qatar e gli Emirati Arabi Uniti hanno bloccato le spedizioni dai suoi porti verso il Qatar, ma il governo di Doha si è rapidamente spostato per reindirizzare le forniture attraverso i porti dell'Oman e dell'India. Piuttosto che affidarsi alle importazioni dai suoi vicini arabi, il Qatar si è rivolto all'Iran e alla Turchia per colmare le lacune. I voli del Qatar sono stati dirottati sullo spazio aereo iraniano. La Turchia ha rafforzato la sua presenza militare in Qatar.
La risposta data da Doha ha ottenuto il plauso dei propri cittadini che è riuscita a risolvere in pochi giorni un'emergenza che poteva creare problemi molto gravi, anche se i prezzi del petrolio più bassi e la spaccatura diplomatica hanno pesato sull'economia. Alla fine dello scorso anno, i prezzi degli immobili erano diminuiti dell'11% circa. I depositi del settore privato residenti ei finanziamenti esteri, come i depositi non residenti, sono diminuiti di 40 miliardi di dollari.
La crescita economica non petrolifera del Qatar è scesa dal 5,6% del 2016 al 4 dello scroso anno.
Le riserve della Banca Centrale del Qatar hanno subito un duro colpo, passando da 31 miliardi di dollari nel 2016 a 15 miliardi l'anno scorso. Le riserve sono però risalite a 18 miliardi nei primi mesi dell'anno.
Con una popolazione di poco più di 300.000 cittadini e la proprietà nel più grande giacimento di gas del mondo al largo della costa del Golfo Persico, il Qatar vanta il più alto reddito pro capite di qualsiasi paese del mondo.
La compagnia petrolifera nazionale del Golfo, Qatar Petroleum, è il maggior produttore mondiale di gas naturale liquefatto. Ciò rende il Qatar estremamente importante per paesi come la Cina, il Giappone, l'India e la Gran Bretagna, che si affidano al suo gas per alimentare le loro economie.
Anche la rete elettrica degli Emirati Arabi Uniti è alimentata dal gas del Qatar. Nonostante i legami siano stati tagliati, il Qatar invia ancora circa 56 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno negli Emirati Arabi, fornendogli circa un terzo del fabbisogno giornaliero.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia