Intervista all’Assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Perugia, Dott.ssa Cristiana Casaioli
Assessore Casaioli qual è la situazione attuale della linea ferroviaria e dell’ex linea della FCU?
Ci troviamo in una situazione con una FCU ormai obsoleta in grande degrado, tratti che sono interrotti, carrozze maleodoranti dove c’è una grossa difficoltà per i nostri cittadini, per tutti i cittadini del territorio umbro e perugino di viaggiare in maniera confortevole, è ora di ripensare a una nuova tratta FCU, la tratta FCU per come è fatta può essere utile per il pendolarismo però i 63 milioni del Cipe non bastano per far si che diventi una tratta moderna, una tratta efficiente in grado di risolvere il problema del trasporto dei pendolari.
Quali possono essere le nuove proposte, nuove idee per il rilancio di questa rete ferroviaria?
Sicuramente l’ammodernamento, intanto incominciamo a creare i raddoppi dove sono necessari , la stazione ferroviaria di Ponte S. Giovanni è una stazione che ha bisogno di opera di ammodernamento sono previste sono anni che non vengono fatte, il raddoppio selettivo a la Colonnetta qui a Perugia è fermo, non sono ancora partiti i lavori della FCU da Ponte S.Giovanni a S.Anna, la tratta è interrotta ha bisogno di un autobus quindi i pendolari devono scendere e percorre l’ultimo tratto con l’autobus, però i lavori d’altra parte non sono iniziati, cominciamo con l’ammodernamento.
Tra i tanti problemi, quello legato all’alta velocità, la regione Umbria se non in parte nell’orvietano non viene interessata dall’alta velocità, l’ipotesi della stazione Medio-Etruria La convince?
No, l’ipotesi della stazione Medio-Etruria può essere un’ipotesi a lungo termine, però quello che ci convince e che il nostro consiglio comunale ha votato all’unanimità è l’arretramento del treno Freccia Rossa per almeno due coppie da Arezzo a Perugia in modo da poter far questo immediatamente, l’Umbria e Perugia devono uscire dall’isolamento, c’è bisogno di risposte immediate, di risposte che possono essere fatte a costi pressoché zero in quanto l’arretramento non ha bisogno di costi infrastrutturali aggiuntivi, in quanto il Freccia Rossa può viaggiare sui nostri binari, l’unico costo di cui ha bisogno è il supporto in quanto si tratta di un treno mercato è ora che Trenitalia e Regione Umbria si mettano intorno a un tavolo per almeno sperimentare questa possibilità di arretramento.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia