(ASI) “L’amore è un giardino, se non senti il profumo, non entrare nel giardino dell’amore”. Un verso bellissimo di un poeta arabo che ci fa capire cosa significhi amare in tutta la sua complessità. L’amore non è quello con le manifestazioni in pubblico, quello che corre di bocca in bocca, ma è quello nascosto, celato, ma che al solo pensiero ti fa battere forte il cuore.
L’amore entrato un po’ per caso e che esplode giorno per giorno in una miriade di emozioni. L’amore o si sente o non si sente e Lady Diana lo percepiva pienamente il suo profumo. Il verso arabo ricordato è l’essenza del film “La storia segreta di Lady D.” la principessa è tornata in vita dopo sedici anni, o almeno la sua anima di donna. Una donna che lotta, insegue, si strugge per amore. Un amore, non a caso, segreto, nascosto, che è stato coperto persino a quei terribili paparazzi che l’hanno uccisa. Il dottore pakistano Hasnat Khan, un chirurgo dedito a salvare le vite e che ha ridato vita al cuore di Diana. Un amore tormentato, intenso e nello stesso tempo delicato tra la donna più famosa del mondo e un medico musulmano legato alle sue tradizioni. La storia ombra a quella con Al-Fayed, l’uomo dietro alle imprese umanitarie della principessa triste, un filo conduttore che chiarisce gli ultimi due anni di Lady D. Il film accolto in malo modo dalla critica inglese, è gradevole e riesce grazie alla bravura dei suoi interpreti Naomy Watts e Naveen Andrews a mettere in secondo piano la triste vicenda di una delle principesse più amate al mondo e ha delimitato bene i suoi confini entro questo segreto amore. Mai noioso, né banale e a tratti commovente il tedesco Oliver Hirschbiegel ha voluto soprattutto puntare l’attenzione su Diana Spencer, una donna che sapeva amare e che per amore faceva di tutto. Non a caso era una Principessa e chi è stata così amata tanto, vuol dire che sapeva amare veramente.
Voto: 8
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia
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