(ASI) Tecnologia del Polo di Terni al servizio della NASA. Destra e sinistra giovanile concordi: “Il Comune non ha adeguatamente sottolineato il ruolo di Terni nel progetto Endeavour”
Secondo i sociologi il disagio giovanile si può mostrare in diversi modi e in diverse entità: lo sbandamento, la perdita progressiva del rapporto con la famiglia, la scelta di amici e giri di persone che esprimano, con modi talvolta aggressivi, il medesimo stato di disagio.
Nella circostanza seguente possiamo parlare di una sana ed onesta ‘aggressività’, incanalata non verso i genitori semmai verso il Comune che, non se ne capisce il motivo, fa tutto eccetto che occuparsi della rinascita cittadina.
Il 13 Maggio scorso a Cape Canaveral è decollato (per l’ultima volta) lo shuttle Endeavour; evento seguito in diretta dalla BCT.
A bordo della navicella uno spettrometro magnetico, strumento altamente tecnologico, realizzato per lo studio dell’anti materia.
Tecnologia italiana, anzi! Tecnologia rossoverde. Parti dello spettrometro erano state concepite dal Polo ingegneristico di Terni. Un evento quindi, che assume particolare rilievo in una città economicamente in ginocchio ma che, attraverso menti fine, riesce ad elaborare progetti che potrebbero rilanciare la realtà ternana nel panorama scientifico e tecnologico.
“Evento importantissimo, per la scienza e per la città” dicono gli studenti del Fuan-AU, l’organizzazione universitaria vicina ad AN che, non paghi, aggiungono: “Una città dovrebbe sentirsi fiera del fatto che molti dei progetti realizzati nell’ambito della missione spaziale siano da attribuire al Polo di Pentima; primario quindi l’operare con lo scopo di valorizzare anni di duro lavoro”.
Quasi a voler dimostrare una unità di intenti almeno sul tema dello sviluppo economico e sociale della città, alla rabbia dei ‘fuanini’ si affianca quella degli studenti di sinistra che giudicano "indecoroso il fatto che la partecipazione ternana alla missione Endeavour non sia stata per nulla evidenziata, se non attraverso una minima attività pubblicitaria, on line e a mezzo stampa". Chi fosse passato il 13 Maggio per la BCT avrebbe notato semi deserta la sala conferenze.
I giovani intervistati puntano il dito anche contro altre occasioni perse da Palazzo Spada: i set cinematografici di Papigno o le bellezze naturali ed artistiche della provincia, poco conosciute e quindi poco battute dai vacanzieri, in primis gli stranieri, inglesi e tedeschi, innamorati del Cuore Verde d’Italia.
Chiunque abbia lavorato nel settore turistico si è reso conto di come questa piccola provincia dell’Italia Centrale nulla faccia per attirare interesse (e soldi) dentro i suoi confini.
Altro esempio emblematico sono gli eventi valentiniani, che solo quest’anno hanno assistito ad un impegno maggiore da parte dell’Amministrazione. In tutto il Mondo, difatti, si fa oro a palate sulla festa degli innamorati e Terni, che conserva le spoglie del santo, potrebbe incentrare la propria economia solo su quel business.
La vicenda dello spettrometro made in Terni è l’ epilogo amaro e nel contempo il prologo di una rottura tra le nuove generazioni e la Città: andando avanti di questo passo Terni perderà gli elementi migliori, che andranno ad arricchire le regioni del Nord o paesi come Svizzera, Danimarca e Germania, molto più attenti alla formazione e alla crescita di coloro che un domani potranno (e dovranno) assicurare un futuro radioso al popolo e alla nazione.