Orsini replica a stretto giro con un comunicato al vetriolo, in cui parla senza mezzi termini di “demagogia”. “In un momento di grave crisi economico-finanziaria, scrive Orsini, dove l’occupazione si trasforma in cassa integrazione e mobilità quando va bene, e quando va male in disoccupazione” si potrebbe eccepire che “la provincia avrebbe potuto potenziare il settore della Viabilità e delle Manutenzioni Stradali anziché puntare prevalentemente sulla Polizia Provinciale dotata di agenti a cavallo, in barca, ‘in quad’ ed altre stravaganze” e su “tutti gli alti gradi, generali, colonnelli, capitani, tenenti, marescialli, verrebbe da dire “senza alcun esercito al seguito”.
Orsini richiama Caprini e chiunque ha cariche amministrative ad “assumere le proprie responsabilità ed affrontare assieme a tutto l’elettorato i problemi, anche se spinosi, anche se con poche risorse, individuando una scala di priorità e di importanza, soprattutto quando l’argomento è la sicurezza dei cittadini”.
Per Orsini è una questione di buon governo, ma anche di rispetto per i cittadini elettori, cui andrebbero dette le cose come stanno senza “scaricare” tutte le responsabilità su Stato, Regione e Comuni. “Non vorrei, dice amaramente, che i cittadini hanno importanza solo quando ci sono le elezioni, le primarie, le preferenze da dare e i congressi da fare: se fosse così, avrebbe ragione chi dice che la politica, e i partiti, hanno toccato veramente il fondo”.
“La gente è stanca”, vuole risposte concrete e non sottilizza tra “innovatori e conservatori, tra vecchio e nuovo”, polemizza Orsini con chiaro riferimento alle divisioni recenti e presenti all’interno del PD nazionale e umbro. Invece, di fronte alle giuste richieste dei cittadini, l’assessore Caprini ha dato solo risposte “ridondanti e “politichesi”. Tra l’altro, conclude Orsini, se un assessore provinciale scarica tutte le colpe su stato e regione quando si parla di “materie da sempre di pura competenza provinciale” non fa che sancire lui stesso che “l’ente provincia non ha più alcuna ragione di esistere”.
Daniele Orlandi –Agenzia Stampa Italia