(ASI) Roma - "Chi di fronte alla rinnovata aggressività militare di Putin in Ucraina critica il M5S accusandoci di non voler aiutare gli ucraini, finge di non vedere che l'unico modo per aiutare gli ucraini oggi è fermare una guerra che stanno perdendo per colpa della folle e fallimentare strategia bellicista occidentale che ha decimato le sue forze armate e un'intera generazione. Inviare armi per prolungare il conflitto non porterà alla riconquista dei territori perduti e nemmeno a evitare nuove stragi come quella di Sumy:
l'unico risultato saranno altre migliaia di morti e la perdita di altre città e territori. Fermare la guerra, cioè fermare Putin, dovrebbe essere l'obiettivo comune di tutto l'Occidente, mentre oggi assistiamo esterrefatti a un'Europa che non solo non si attiva diplomaticamente inviando un suo inviato speciale a Mosca, ma boicotta apertamente gli forzi negoziali americani continuando a parlare di vittoria ucraina e ripristino della sua integrità territoriale, promettendo, in caso di tregua, di riarmare Kiev fino ai denti con tanto di dispiegamento di truppe alleate in territorio ucraino. Noi europei non possiamo dire di volere la fine della guerra se poi dimostriamo invece di volere che la guerra continui. E' ora di finirla con l'ipocrisia dei finti pacifisti con l'elmetto in testa e il fucile in mano, che agli ucraini dovrebbero solo chiedere scusa". Lo affermano in una nota i capigruppo M5S nelle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, Francesco Silvestri, Bruno Marton e Marco Pellegrini.