(ASI) Ancora una volta l’UGL Scuola legge con estremo realismo ciò che avviene nel comparto. Abbiamo ormai da troppo tempo alla guida del Dicastero dell’Istruzione una dirigenza cherispondesolo ad aspettative di stampo politichese (e non usiamo un termine a caso) piuttosto che proporre realistiche e valide prospettive di soluzione delle problematiche.
“Questo è un dato di fatto- afferma Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola- solo chi è in malafede non vede ciò che sta avvenendo. Tutte le premesse e le promesse fatte, tutto ciò che sembrava realizzato e quello sul quale lo stesso ministero aveva speso la propria credibilità,si è miseramente perso nel nulla mentre i lavoratori della scuola (siano essi Ata, docenti, dirigenti)sono danneggiati in ogni modo e maniera. Per non parlare dei precari che rimangono l’ultima ruota di un carro che neanche cammina e dovranno affrontare una riforma del reclutamento penalizzante e incerta. Una vera offesa alla professionalità e l’intelligenza delle persone, offesa che i lavoratori e la scuola stessa non meritano!”.
Il Segretario pone, inoltre, l’accento sull’approssimazione che si registra nell’ambito ministeriale: “Dopo la fantozziana vicenda dei quesiti sbagliati attraverso i quali si è fatta strage di migliaia di docenti preparati e in servizio da anni, è di queste ore la paradossale situazione delle graduatorie GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) che hanno avuto necessità di una rettifica a seguito di errori nelle tabelle pubblicate con ordinanza ministeriale. Un fatto assurdo, al di là delle situazioni specifiche, se si pensa che a commetterle è il dicastero chiamato a valutare,troppo spesso in maniera negativa, professionisti dell’Istruzione. Il tutto, condito dalle criticità esistenti rimaste,esattamente, com’erano”.
Tra l’altro questo ministero sfugge alle proprie responsabilità scaricando su altri la colpa di stipendi che rasentano il ridicolo: “Nonpuò,il signor Ministro, far finta che il problema non sia legato al suo mandato. È luichiamato arappresentare e risolvere le primarie esigenze del settore! Come non parlare – continua la sindacalista – di chi, per potere insegnare,è obbligatoa svolgere supplenza a centinaia di chilometri da casa, accollandosi spese di trasporto o di fitto pesantissime lasciando, spesso, famiglia ed affetti”.
Ma lo sciopero del settore in questo momento storico può rivelarsi d’aiuto alla causa? Il Segretario Cuzzupi è estremamente chiaro in merito: “In questo particolare momento di crisi identitaria della politica e del sindacato riteniamo di dover esserenoi, responsabili sindacali, a far da cassa di risonanza ai problemi della scuola e dei suoi lavoratori. Come UGL abbiamoproposto alle forze sociali di mandare all’aria il vecchiume ideologico e superare ogni solco concordando, senza distinguo e barriere,un’azione d’impatto e mediaticamente fortemessa in essere prioritariamente dai dirigenti sindacali. Qui si gioca il futuro del Paese, la sua cultura, l’educazione di intere generazioni. Non lasciamo i lavoratori prigionieri di schemi superati, alziamo l’asticella del confronto. L’UGL su questo non si tirerà mai indietro, per i lavoratori, per la scuola, per la Nazione”.