(ASI) Roma - «Falsa partenza per il 26 maggio. A Roma la Raggi ci mette del suo per complicare la vita a lavoratori e cittadini. Così alle aperture "spot" per ristoranti e bar si aggiunge lo squilibrio amministrativo.
I dispositivi "ideologici" del governo arcobaleno trovano pronto il nostro Sindaco: ztl a fasce orarie dalle 12.00 alle 15.00 per le consegne a domicilio e per le onlus. Qualcosa non funziona e il cortocircuito istituzionale, almeno per Roma, è dietro l'angolo. Ai proclami del Governo la Raggi risponde come se non fosse successo nulla.
Sono tante le cose da fare. Occorre aprire immediatamente e indistintamente la ztl, per dare la possibilità a tutti di fruire dei servizi eventualmente disponibili, ma anche deliberare, con la massima urgenza, la possibilità di concedere spazi esterni anche sulle strisce blu, e dove non si crei intralcio al traffico e al passaggio pedonale.
Inoltre bisogna intervenire in maniera diretta sul Governo per avere rassicurazioni sulla mobilità turistica: il rischio è che migliaia di alberghi o operatori dell'alberghiero e dell'extra alberghiero a Roma, senza una adeguata programmazione, chiudano definitivamente. E poi, ancora, è indispensabile istituire un "tavolo di crisi" che porti l'amministrazione e le parti sociali, rappresentanti delle categorie più colpite, a ragionare sulla ripartenza.
Rappresentarsi, proporsi, alzare la voce. C'è bisogno di energia e di un Sindaco in grado di reagire a questo gravissimo momento di difficoltà economica e sociale della città. Non basta "pettinare" Roma per dire poi quanto è bella».
Così, in una nota, Rachele Mussolini, Consigliere Comunale della Lista Civica “Con Giorgia” e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale