Manifestazioni in piazza per impedire l’apertura ai consultori alle associazioni che offrono sostegno alle maternità difficili
(ASI) «Se il già titolo della Legge della 194 recita “Norme per la tutela sociale della maternità”ed se fin dal suo primo articolo si conferma “il valore della maternità”, non si comprende il perché di questo ostracismo alla possibilità che vengano attivati, anche in Umbria, specifici centri di ascolto per la donna all’interno degli ospedali e dei consultori, offrendo un supporto da parte di quelle associazioni di volontariato per l’assistenza nei casi di maternità difficili», ha dichiarato Marco Sciamanna, Presidente del Popolo della Famiglia Umbria, precisando come la mobilitazione sia quindi sostanzialmente contraria alle prerogative fondamentali della Legge 194.
«Crediamo che poter assicurare alle donne una possibilità in più di aiuto, difendendo anche la libertà di diventare madre, sia prerogativa di una vera emancipazione. Nell’interesse della donna e di tutti, è necessario liberare il campo da ogni risentimento verso il valore della maternità che, soprattutto in un momento così tragico e difficile per la per la demografia, ha estremo bisogno di essere rivalutato e potenziato», ha concluso Sciamanna.