Tirannia europea, Tiboni (MIC): “Banditi i prodotti naturali a base di Aloe, la UE vuole una società farmaco-dipendente”

Tiboni Aloe Jpeg(ASI) "Tutti conosciamo l’aloe vera e i suoi benefici descritti già in passato da popoli antichi, i quali usavano questa pianta per curare o trattare diverse disfunzioni o patologie.

Soprattutto negli ultimi anni ci si è resi conto quanto il gel ricavato dalle foglie di aloe vera possa essere utile per depurare il corpo, in particolare fegato e colon, eliminando le tossine in modo naturale ed utilizzati come prodotti antistitichezza.

Il grande potenziale curativo dell’aloe vera ha provocato negli ultimi decenni una vera e propria corsa all’oro: sempre più aziende oggi la introducono nelle loro linee di prodotti. Sono nati cosi integratori alimentari a base di aloe sempre più utilizzati per il miglioramento delle funzioni intestinali. Ora la Commissione Europea guidata dalla Ursula Geltrud von der Leyen ha deciso che questi prodotti a base di aloe da adesso in poi saranno vietati in tutta l'Europa.

Questo perché mancano dati, che a loro dire, confermino la loro sicurezza e secondo l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) danneggiano il Dna. Chi utilizza integratori a base di aloe per migliorare il transito intestinale per problemi di Stipsi dovrà cambiare abitudine, in quanto i preparati a base di aloe e dei derivati dell’idrossiantracene, come aloe-emodina ed emodina (contenuti ad esempio anche nel rabarbaro) non possono più essere venduti in Europa. Una decisione che ha meravigliato gran parte della comunità scientifica internazionale, in quanto il parere dell’Efsa ha scatenato proteste in tutto il mondo.

Nonostante questo, la Commissione europea non ha rivalutato il caso e ha proseguito verso il divieto. L’Efsa nel suo parere del 9 ottobre 2013 sulla fondatezza scientifica ha concluso che i derivati dell’idrossiantracene negli alimenti possono migliorare le funzioni intestinali, ma ne ha sconsigliato l’uso e il consumo prolungato a dosi elevate a causa di potenziali problemi per la sicurezza quali il pericolo di uno squilibrio elettrolitico, di un deterioramento della funzionalità intestinale e di dipendenza dai lassativi.

Il nuovo Regolamento UE 2021/468 del 18 marzo 2021(di cui alleghiamo il link*) modifica l’allegato III del Regolamento del 2006 e vieta in Europa la vendita di prodotti che contengono aloe-emodina, l’emodina, il dantrone e le preparazioni di aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene e in più stabilisce le regole sull’aggiunta di vitamine, minerali e altre sostanze agli alimenti (CE n. 1925/2006). Gli idrossiantraceni sono molecole chimiche di origine naturale presenti anche nella senna, nel rabarbaro, nella cassia e nella frangula.

L’Efsa ha definito queste molecole genotossiche, cioè in grado di danneggiare il Dna ed eventualmente causare il cancro, incurante del fatto che sono presenti naturalmente in diverse piante come aloe, rabarbaro, cassia, e sono utilizzate in tutto il mondo, e da tempo, nella formulazione di prodotti anti-stitichezza. Un veto da cui ribellarci che sopprime non solo l’utilizzo di un prodotto naturale ma mette al tappeto parecchie aziende che negli anni hanno investito capitali e risorse nel campo dell’aloe, nonché un volume d’affari di milioni di euro.

Non più tardi del 16 novembre scorso Repubblica scriveva: ‘E’ il nuovo elisir 100% verde. Una sorta di cura taumaturgica che, partendo da un semplice vegetale, sembra risolvere ogni problema. Di cosa stiamo parlando? L’aloe vera. Grazie a questa pianta grassa dalle lunghe foglie, antinfiammatoria e cicatrizzante, si aiuta infatti il trattamento del diabete, si curano le malattie della pelle e si rafforzano le difese immunitarie. E così, negli ultimi anni, è un vero boom per tutti i prodotti che la contengono. Specialmente i cosmetici naturali e biologici.’ La restrizione sembra più una manovra volta ad indirizzarci verso una societàfarmaco-dipendente. Ci chiediamo dove sono i “nostri” rappresentanti eletti al parlamento europeo, apparentemente pronti a difendere (a parole) gli interessi del nostro paese.

La Ue è da abbandonare nella maniera più assoluta, è ormai palesemente un organo che stabilisce qualsiasi tipo di regola: economica, fiscale, sociale, salute e stile di vita di ogni singolo stato aderente."

Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia (ASI) il Coordinatore Nazionale del Movimento Italia nel Cuore (MIC).

 

 

*Regolamento UE 2021/468 del 18 marzo 2021: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0468&from=IT

 

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