Tiboni (MIC): “In arrivo la norma perversa della Ue: etichettare carne, vini e salumi Italiani come “cibi che provocano il cancro”"

tiboni47(ASI) La commissione Europea sta per approvare un piano europeo di lotta contro il cancro, chiamato "Europe’a Beating Cancer Plan”, che prevede l’etichettatura di carne, vini e salumi Italiani con la scritta “cibi che provocano il cancro.

Il documento chiama in causa, oltre a carne e salumi il consumo di vino e bevande alcoliche. Si propongono misure come la revisione della legge europea sulle tasse sulle bevande alcoliche e sulle compravendite tra privati, la riduzione della pubblicità on-line, fino all’etichettatura delle bottiglie come avviene con le sigarette. Una scelta perversa volta a distruggere definitivamente il Made in Italy. Va ricordato che l’Italia è il principale produttore europeo di vino, ma anche il Paese che assorbe il maggior numero di piccole attività tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conosce sul mercato. Realtà che questo postribolo chiamato Unione Europe sta distruggendo. La norcineria italiana, già ridimensionata nel 2020 per effetto della chiusura della ristorazione, investe 100mila persone con un fatturato che vale 20 miliardi. Il settore del vino genera un indotto che vale 11 miliardi di fatturato ed offre lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone. Il processo di smantellamento che l’Unione Europea sta portando avanti nei confronti del nostro Pese si sta sempre più consolidando. Dopo essere passati alla detronizzazione della Sovranità togliendoci la nostra moneta interna, che regolava la bilancia commerciale, e manteneva alto il valore della nostra produttività, si sta arrivando pian piano alla cancellazione economica del prodotto interno (Made in Italy). Una norma devastante, per tutta la filiera Italiana i cui prodotti sono riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Una norma che di riflesso affosserà non solo la filiera agroalimentare, ma tutto l’indotto ad essa riferibile, tra cui anche le stesse attività professionali. Ci chiediamo dove sono finiti i nostri “rappresentanti" politici, e soprattutto con chi si sono accasati, per permettere la distruzione del Paese più bello del mondo. L'Europa si sta riconfermando per l’ennesima volta soggetto unico e titolato a decidere sulla nostra economia. Aspetto questo che non possiamo permettere. L’uscita da questa falsa Unione Europea è un passaggio necessario se vogliamo ritrovare la nostra identità e ritornare ad essere un Paese libero. Un traguardo raggiungibile solo ritornando sovrani. Lo dichiara il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC)

 

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