(ASI) Dal bilancio regionale a quello statale: una spremuta di tasse, allarme per i ceti meno abbienti. “Ecco la spremuta di tasse rosse. L’addizionale regionale Irpef aumenterà dello 0,6% nel 2014 e di un probabile 1% nel 2015 grazie a Zingaretti. A febbraio il sindaco Marino, con il bene placet di Letta e Alfano, aumenterà l’addizionale comunale Irpef dallo 0,9% all’1,2. Previsti anche aumenti della Tares con la Tax Service e ulteriori rincari su nidi, strisce blu e trasporto pubblico.
I romani sono strangolati da tariffe e tasse, per alcuni diventerà un lusso abitare nella Capitale”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, in merito all’approvazione del bilancio della Regione Lazio in corso alla Pisana.
“I nuovi provvedimenti previsti nel bilancio regionale e nel Milleproroghe approvato ieri in Parlamento saranno l’ennesima batosta, che renderà ancora più dura la vita dei romani e porterà a un ulteriore compressione dei consumi, in un contesto di crisi e disoccupazione già gravemente avanzato. Previsto un ulteriore taglio di 900 posti letto con tanti cittadini del Lazio che dovranno quindi ricorrere alla sanità privata, oltre che probabili minor risorse per i servizi sociali, gli stessi che dovrebbero aiutare i cittadini indigenti. Senza parlare della rivalutazione degli immobili che porterà ad altre uscite da IMU e al previsto aumento dei prezzi dei generi alimentari come già previsto dalle associazioni dei consumatori e dai sindacati. Non credo ci sia bisogno di fare allarmismo perché, se non si invertirà la rotta, le campane per i ceti meno abbienti di questa città stanno già iniziando a suonare a morte”, conclude la nota.
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