Tale contrazione nel biennio 2012-2013, infatti, secondo i dati aggiornati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori raggiungerà quota -8,1%, pari ad una contrazione complessiva della spesa delle famiglie di circa 60 miliardi di Euro.
Un andamento che, di giorno in giorno, riporta conseguenze sempre più gravi per l’intero sistema economico, influendo negativamente sulla produzione e quindi sull’occupazione, contribuendo così alla continua contrazione del potere di acquisto delle famiglie.
Una situazione aggravata nettamente dall’incremento dell’IVA, le cui ricadute ammonteranno a +207 Euro a famiglia (con un aggravio del +0,80% del tasso di inflazione), nonché dall’introduzione della Trise, la simil-IMU che, secondo le prime stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, determinerà un aggravio di 345 Euro annui per una famiglia di 3 persone proprietaria di un’abitazione di 100 metri quadri in un’area urbana.
Tale imposta, inoltre, in assenza di detrazioni sulla prima casa (la cui definizione, secondo le ultime notizie, spetterebbe ai Comuni) potrebbe rivelarsi addirittura peggiore dell’imposta municipale unica.
Per questo chiediamo al Governo di intervenire con urgenza per un reale e concreto rilancio del potere di acquisto delle famiglie (specialmente quelle a reddito fisso). Inoltre è estremamente necessario l’avvio di misure più coraggiose e determinate in grado di rilanciare gli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, necessari per la ripresa occupazionale.