Tuttavia capita che la “volpe” finisca in trappola, come pare sia successo ad Arezzo. In questo caso però la cosa non finisce a livello locale, raggiungendo invece i “piani alti” del Parlamento. A raccontarci la vicenda il portavoce di Fratelli d'Italia Arezzo Carlotta A. Buracchi.
Dott.ssa Buracchi cosa è successo al convitto di Arezzo?
Un bando di gara per l'assunzione di un esperto esterno in musica; tre commissioni, tutte in deroga e sostituite senza revoca, che si succedono; punteggi di selezioni fissati a curricula già aperti; graduatorie che si succedevano nel tempo.
Perché l'esigenza di portare la cosa in Parlamento?
Il consigliere Tanti (capogruppo PdL in provincia di Arezzo), che ha seguito assieme ai genitori degli alunni la cosa sin dall'emissione del bando si è rivolta a Fratelli d'Italia e, nello spirito di quello che noi in Toscana ormai siamo soliti chiamare "combattere un certo sistema di potere", ci ha chiesto una mano per portare la cosa in Parlamento.
E l'Istituto?
Subito dopo la prima interrogazione di Lucia Tanti, nel novembre 2012, il Rettore e la stessa Provincia (che esprime un membro nel CdA del Convitto) risposero che tutto era regolare. Da un anno circa nessuno ha però più espresso posizione neppure quando altre anomalie continuavano ad essere segnalate, come quella relativa all'attivazione del contratto definitivo in assenza della definitiva graduatoria.
E invece i concorsisti?
Attualmente il sito dell'istituto non reca notizia di bandi o convenzioni per alcun esperto esterno; inoltre nessuno ha ancora risposto all'interrogazione dell'agosto 2013 con la quale si chiedevano delucidazioni al Convitto sulla situazione del bando in oggetto e del concorsista vincitore .
Quale la reazione della cittadinanza?
Purtroppo ad oggi il "caso Convitto" sembra essere diventata una battaglia personale contro la dirigenza dell'Istituto. Anche per questo motivo abbiamo deciso di ritornare sulla questione in maniera incisiva unendo le forze di centrodestra.
Quali le future mosse di FdI in merito all'argomento?
Stiamo organizzando una conferenza stampa congiunta Fratelli d'Italia - Popolo della Libertà alla quale saranno invitati anche i genitori ed i cittadini di Arezzo. La collettività deve essere informata di ciò che è accaduto e la cortina di silenzio deve cadere una volta per tutte.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia