(ASI) "Tutta l' attenzione della stampa sul caso di De Gregorio si ferma sul fatto che si sia venduto a Berlusconi per qualche milione, mentre stiamo perdendo di vista l' elemento principale della faccenda che sta emergendo in queste ore parallelamente al 'datagate'". Dichiara Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, che prosegue:
"Qui si profilano infatti reati ben più gravi della corruzione, commessi proprio dalla ambasciata statunitense ai tempi del Governo Prodi. Infatti furono l' ambasciatore USA ed un vecchio pidduista italoamericano, De Chiara, a chiedere a Mastella, De Gregorio e Berlusconi di far cadere il governo Prodi".
"Il motivo, secondo le testimonianze dello stesso De Gregorio, sarebbe legato al folle progetto americano del Muos, poi andato in porto, ed allo scontro sul South Stream: su questi due temi Prodi aveva una posizione contraria a quella degli USA."
"I reati commessi dai dignitari americani e dai i loro 'sudditi' sono molto piu' gravi della corruzione, tuttavia non si capisce perchè non vi sia un magistrato che indaghi o un giornale che ne parli. Va ricordato, poi, che probabilmente Berlusconi, oltre al denaro, diede a Mastella, caduto in disgrazia, la possibilità di essere eletto alle successive europee. D'altronde fra vecchi pidduisti certi favori non si negano mai".
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