L'on. Antimo Cesaro, capogruppo di Scelta Civica in commissione lavoro, ha ascoltato con attenzione le toccanti testimonianze di estremo disagio degli operai irpini, padri di famiglia preoccupati del loro lavoro e del futuro dei loro figli.
Prendendo parte alla discussione, l'on. Antimo Cesaro ha invitato la presidenza delle due commissioni a sollecitare la Presidenza del Consiglio e il Ministro dello Sviluppo Economico affinché prospettino una soluzione quanto mai rapida per lo stabilimento della Valle Ufita, nel rispetto della mozione trasversale approvata la settimana scorsa dall'assemblea di Montecitorio.
"E' necessario esplorare concrete e serie manifestazioni di interesse da parte di aziende del settore che, in accordo con il Governo, potrebbero avanzare proposte per un vero a proprio piano industriale per l'Irisbus, scongiurando il pericolo della mancata erogazione degli ammortizzatori sociali e il licenziamento degli operai. Ovviamente il tutto dovrà essere inquadrato in un vero e proprio 'piano strategico' inerente il trasporto nazionale che tenga conto, per esempio, della vetustà del nostro parco-macchine e del conseguente alto livello di emissioni e basso livello di sicurezza degli autobus attualmente circolanti nel Paese, come ha tragicamente dimostrato l'incidente verificatosi a fine luglio sul tratto autostradale proprio nei pressi di Avellino".
L'on. Antimo Cesaro evidenzia che nell'ottica di una riqualificazione ecologica del trasporto pubblico, l'Irisbus potrebbe avere l'opportunità di convertire i vecchi mezzi in nuovi autobus, in conformità alle disposizioni della Comunità europea in materia di tutela ambientale, come dimostrato in uno studio di fattibilità dell'ENEA.
Una prospettiva, quest'ultima, condivisa anche dagli altri deputati campani di Scelta Civica, Angelo Antonio D'Agostino, della Commissione Ambiente e Luciano Cimmino, della Commissione Attività produttive che, con l'on.
Antimo Cesaro, intravvedono in questa soluzione un vero e proprio asset strategico che potrebbe divenire un volano di sviluppo per l'intero comparto del trasporto pubblico nazionale.