(ASI) Secondo i dati Istat, l’inflazione nel mese di luglio subisce un rialzo dell’1,1% e prezzi dei prodotti che compongono il ‘carrello della spesa’, cioè quelli ad alta frequenza di acquisto, fanno registrare una crescita annua consistente, arrivando al 2%.
Si tratta di dati gravissimi: con queste percentuali, infatti, le ricadute ammonteranno a +708 Euro annui per una famiglia di 3 persone!
La crescita di prezzi e tariffe, che denunciamo da tempo, è insostenibile per i cittadini e finisce per pesare sull’intero sistema economico. Attualmente la domanda di mercato è in forte contrazione e, se non si interverrà per controllare l’intollerabile ascesa dei prezzi, l’andamento non potrà che peggiorare.
“In assenza di domanda, il sistema produttivo e imprenditoriale non sarà in grado di uscire dalla crisi e, allo stesso tempo, i minori consumi e la deleteria crescita delle prestazioni in nero avranno pesantissime conseguenze per le casse dello Stato” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
In questo senso, naturalmente, occorre eliminare qualsiasi ipotesi di aumento dell’Iva: i semplici rinvii non bastano! Inoltre è altrettanto necessario sopprimere l’Imu sulla prima casa (ad esclusione delle abitazioni di lusso), rimodulare la Tares e farla slittare al 2014.
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