(ASI) "Quando il Presidente della Repubblica bacchetta i partiti e difende invece Monti e la sua decisione di schierarsi politicamente, nonostante la carica di senatore a vita dovrebbe suggerire, se non imporre, un comportamento super partes, Napolitano in verità difende sé stesso perché da senatore vita anch’egli non brillo’ certo per imparzialità".
Lo ha affermato, in una nota, il deputato del Pdl Elvira Savino.
“Solitamente proprio in virtù del fatto di essere tali per nomina presidenziale e non per elezione, i senatori a vita non appoggiano alcuna forza politica e non si iscrivono ad alcun gruppo parlamentare specifico. Così però non fu per Giorgio Napolitano che il 23 settembre 2005 fu nominato senatore a vita, il 27 settembre ne fu data comunicazione e il 29 settembre si iscrisse al gruppo Democratici di sinistra-Ulivo, tanto per ricordare a tutti come la pensava politicamente. Ecco perché Napolitano difende, oggi, a spada tratta la scelta partigiana di Monti, altrimenti dovrebbe giustificare davanti agli italiani la sua scelta di allora".
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