(ASI) Roma - Bandiere con la tartaruga frecciata e Tricolori alla Sala Umberto di Roma per la chiusura della campagna elettorale di CasaPound Italia nel Lazio. Dopo l'inno a Roma, a prendere la parola per primo nel teatro gremito è stato il vicepresidente del movimento, Andrea Antonini: ''Quelli che si scagliano contro di noi, sono i censori, la psicopolizia del 2013 - ha detto Antonini - La stessa gente che ha votato per 46 volte lo stesso governo e alla quale noi abbiamo risposto portando in piazza a Roma 10mila persone: un popolo in marcia.
Ora chiediamo a voi di far capire che quello che stanno facendo i nostri ragazzi, i sacrifici di migliaia di militanti che ogni giorno sono in piazza e sulle strade per portare avanti la rivoluzione di CasaPound Italia sarà ben ripagato''. Dopo Antonini, è stata la volta dei candidati alla regionali. Studenti, operai, liberi professionisti, insegnanti, semplici militanti: i 28 candidati delle liste provinciali di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti si sono presentati alla platea spiegando cosa li ha portati a scendere in campo in prima persona e cosa significa il loro impegno diretto per CasaPound Italia. Quindi è toccato al leader nazionale del movimento, Gianluca Iannone, introdurre sul palco il candidato premier e governatore del Lazio di Cpi, Simone Di Stefano. ''Vedo riuniti qui tanti eretici, in questo 17 febbraio che, non è un caso, è il giorno in cui venne bruciato sul rogo Giordano Bruno'', ha detto Iannone, che ha poi aggiunto: ''Questa squadra non può perdere, e oggi è stato fatto un altro passo verso la vittoria''. Proprio a Iannone, ''il fratello che più di tutti gli altri tiene questa nave in mezzo alle tempeste'', Di Stefano ha voluto tributare il ringraziamento suo e di tutto il movimento. ''CasaPound Italia - ha poi detto il candidato di Cpi - è qualcosa di completamente e radicalmente diverso e inaspettato. E questa è la nostra forza, Sento gli scontenti dire 'voteremo Cpi o Cinquestelle'. Ma rispetto al M5S noi abbiamo altre qualità umane e altra capacità politica. Abbiamo cominciato dieci anni prima e siamo dieci anni avanti. Ecco perché CasaPound Italia molto presto sarà in grado di raccogliere i cocci di Cinquestelle, affermandosi sulla scena politica come unico vero movimento rivoluzionario. I nostri consensi sono in continua crescita - ha aggiunto Di Stefano - , e io so benissimo che a queste elezioni faremo un risultato epocale. Lo sento come lo sentite voi, lo percepisco incontrando la gente per la strada: Cpi sta diventando la speranza del Paese. Siamo un movimento con cui la politica italiana dovrà fare i conti nell'immediato futuro e per lungo tempo a venire. Siamo il punto di riferimento per tutti gli italiani stufi di una classe politica non degna di questo nome e degli stregoni del liberismo, primi artefici della crisi. Nei 7 giorni che mancano al voto - ha concluso con un invito alla mobilitazione fino alla data delle elezioni - possiamo fare la differenza, facendo capire a tutti che l'Italia può tornare ad essere Nazione, Stato, Comunità di fratelli''.
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