(ASI) Evo Morales non potrà candidarsi nuovamente alla carica di presidente della Bolivia; ieri la Corte costituzionale plurinazionale (Tcp) della Bolivia ha ribadito il divieto a carico dell’ex primo mandatario del paese indiolatino.
Il Tcp ha sentenziato che Morales non potrà più correre alle presidenziali definendo incostituzionale la possibilità di ricandidarsi sia per chi ha già ricoperto tale carica per più di due mandati anche se non consecutivi.
“La legittimità costituzionale dell'articolo 4.I della legge di attuazione normativa (legge n. 381 del 21 maggio 2013), secondo l'interpretazione data da questa Corte, in relazione all'articolo 168 della Costituzione, nel senso che il presidente e il vicepresidente sono rieleggibili una sola volta in via continuativa; considerando che il termine “una volta” implica anche la limitazione al raggiungimento di un terzo mandato, continuo o discontinuo", si legge nel comunicato diffuso per spiegare la decisione.
Citata dal quotidiano boliviano Ahora el pueblo, la sentenza "dichiara inoltre inammissibile un’azione di incostituzionalità astratta contro diversi articoli della Legge di applicazione normativa e della Legge sul regime elettorale”.
La decisione è stata adottata nelle ultime ore nel corso di una seduta allargata dell'organismo.
Da parte sua, Evo Morales, tramite il suo account Twitter, ha affermato che “l'attuale Costituzione politica boliviana non vieta la rielezione discontinua. L'articolo 168 della nostra Costituzione stabilisce cheil mandato del presidente e del vicepresidente dello Stato è di cinque anni e possono essere rieletti consecutivamente solo una volta”.
Fabrizio Di Ernesto per Agenzia Stampa Italia
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