(ASI) Il conflitto tra Israele e Hezbollah ha raggiunto un punto critico con la notizia della morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a seguito di un attacco aereo israeliano su Beirut. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato l'uccisione di Nasrallah il 28 settembre 2024, durante un'operazione mirata che ha colpito il quartier generale sotterraneo dell'organizzazione, situato sotto un edificio residenziale nella zona di Dahieh, un sobborgo meridionale di Beirut.
L'attacco che ha portato alla morte di Nasrallah è stato il risultato di un lungo lavoro di intelligence da parte dell'IDF, che aveva monitorato da vicino i movimenti del leader di Hezbollah.
Secondo quanto riferito, Israele aveva raccolto informazioni cruciali sul fatto che Nasrallah avrebbe partecipato a una riunione del comando centrale del gruppo nella struttura sotterranea. Questa scoperta ha portato all'autorizzazione di un'operazione con il nome in codice "Nuovo Ordine", che è culminata in un bombardamento massiccio eseguito da una squadra di caccia F-15I israeliani, equipaggiati con bombe in grado di perforare bunker.
L'attacco non ha colpito solo Nasrallah, ma ha anche ucciso altri importanti comandanti di Hezbollah, tra cui Ali Karki, il comandante del fronte meridionale dell'organizzazione. Fonti israeliane sostengono che l'operazione abbia "decapitato" la catena di comando di Hezbollah, segnando un importante colpo strategico all'organizzazione paramilitare sciita sostenuta dall'Iran.
Israele ha rapidamente annunciato l'uccisione di Nasrallah, con il portavoce militare, il tenente colonnello Nadav Shoshani, che ha pubblicato su X (precedentemente Twitter): "Hassan Nasrallah è morto". Tuttavia, Hezbollah non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla sorte del suo leader.
Secondo fonti vicine al gruppo, i contatti con Nasrallah sono stati persi la sera del 27 settembre, alimentando ulteriori speculazioni. Il ministero della Sanità libanese ha confermato che nei bombardamenti su Beirut sono morte sei persone e 91 sono rimaste ferite, e l'operazione ha distrutto diversi edifici residenziali.
La mancanza di una conferma ufficiale da parte di Hezbollah ha lasciato aperto il dibattito, ma molti osservatori ritengono che la perdita di Nasrallah rappresenti un colpo devastante per l'organizzazione.
Nasrallah era una figura chiave nella strategia politica e militare di Hezbollah e il suo potere di comando aveva fatto di lui una delle personalità più influenti del Medio Oriente. La sua capacità di guidare Hezbollah attraverso conflitti e crisi era vista come insostituibile, e la sua leadership era considerata fondamentale per mantenere l'unità all'interno del gruppo e tra i suoi sostenitori.
Nato il 31 agosto 1960 a Beirut, Hassan Nasrallah è cresciuto in un ambiente modesto, figlio di una famiglia di nove fratelli. Da giovane si trasferì a Najaf, in Iraq, per studiare teologia sciita, ma dovette fuggire a causa delle persecuzioni del regime di Saddam Hussein contro la popolazione sciita.
Al suo ritorno in Libano, Nasrallah si unì al movimento Amal, ma lo abbandonò in seguito all'invasione israeliana del 1982. Fu allora che entrò a far parte del nucleo fondatore di Hezbollah, un movimento politico-militare sciita creato con il supporto dell'Iran per opporsi all'occupazione israeliana.
Nel 1992, Nasrallah divenne segretario generale di Hezbollah, succedendo ad Abbas al-Musawi, ucciso in un raid aereo israeliano. Sotto la sua guida, Hezbollah si è trasformato in una potente forza militare e politica, con stretti legami con l'Iran. Nasrallah ha supervisionato la crescita delle capacità militari di Hezbollah, che oggi conta un esercito di circa 100.000 combattenti e dispone di un arsenale di razzi e missili forniti da Teheran.
Nasrallah era anche una figura carismatica, che parlava regolarmente alla sua base di sostenitori attraverso lunghi discorsi televisivi, nei quali trattava questioni politiche e religiose. Sebbene non ricoprisse incarichi pubblici, la sua influenza sulla politica libanese era significativa.
Sotto la sua guida, Hezbollah non solo si è affermato come la principale forza militare del Libano, ma ha anche ottenuto una notevole influenza politica, controllando una parte significativa del parlamento libanese e diverse istituzioni chiave dello Stato.
La morte di Hassan Nasrallah segna un punto di svolta potenzialmente drammatico per Hezbollah e per l'intero Medio Oriente. La sua leadership aveva cementato Hezbollah come una delle principali forze nella regione, in grado di sfidare Israele e influenzare la politica libanese.
La sua eliminazione potrebbe aprire una fase di instabilità all'interno dell'organizzazione, con la possibilità di una lotta per il potere tra i vari comandanti militari e politici. Il suo successore più probabile, Hashem Safieddine, un altro alto dirigente di Hezbollah, era anch'egli nel mirino dell'attacco israeliano, ma non è chiaro se sia sopravvissuto.
Inoltre, l'assassinio di Nasrallah potrebbe avere gravi ripercussioni geopolitiche. Hezbollah è strettamente legato all'Iran, che lo considera una pedina fondamentale nella sua strategia regionale. La reazione di Teheran non si è fatta attendere: la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, è stata trasferita in un luogo sicuro e i leader iraniani hanno promesso una risposta "adeguata" all'uccisione di Nasrallah. Le proteste a Teheran contro Israele sono aumentate, con molti iraniani che chiedono vendetta per la morte del leader di Hezbollah.
Israele ha dichiarato che l'uccisione di Nasrallah non rappresenta la fine delle operazioni militari contro Hezbollah. Il capo di stato maggiore dell'IDF, il tenente generale Herzi Halevi, ha ribadito che l'IDF continuerà a colpire chiunque minacci la sicurezza dei cittadini israeliani.
La tensione tra Israele e Hezbollah si è intensificata nelle ultime settimane, con il gruppo libanese che ha lanciato attacchi dal confine meridionale in risposta all'invasione israeliana di Gaza. L'uccisione di Nasrallah potrebbe ora portare a una nuova escalation, con il rischio di un conflitto su larga scala tra Israele, Hezbollah e altri gruppi sostenuti dall'Iran nella regione.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia