(ASI) Carenza di valuta straniera, dollaro in primis, e aumento importazioni di carburante sono due problemi che affliggono la Bolivia cui il governo di Luis Arce sta cercando di porre rimedio, auspicando anche che la popolazione si adegui agli sforzi dell’esecutivo per risolvere questi atavici problemi.
Parlando alla popolazione il primo mandatario ha spiegato: “Abbiamo vissuto momenti difficili e abbiamo affrontato grandi sfide che abbiamo superato nel corso della nostra storia, e supereremo anche queste insieme, per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i boliviani”. Nel corso di una dichiarazione trasmessa in televisione, ha menzionato diversi problemi legati alla scarsità di carburante e denaro, tra cui l’assenza di esplorazioni di idrocarburi, lo storico deficit commerciale privato, l’aumento del costo dei trasporti e l’inflazione globale, la restrizione dei crediti esterni in Congresso ed effetti climatici.
Secondo le statistiche ufficiali, l'assenza di esplorazioni di idrocarburi ha comportato maggiori importazioni di gasolio e benzina, che hanno superato i 2,8 miliardi di dollari. D'altro canto, le importazioni private presentano un saldo negativo di meno 2,349 miliardi di dollari, il che significa che il settore pubblico non può coprire i problemi legati agli idrocarburi, come faceva in passato; inoltre, l’aumento del servizio del debito estero è stato combinato con il blocco legislativo, che ha fatto sì che lo Stato ricevesse meno entrate di credito di quanto pagasse in capitale e interessi. Ad esempio, ad agosto 2024 ha ricevuto esborsi per 332 milioni di dollari e pagato oltre un miliardo in capitale e interessi, risultando in un saldo negativo. La manca di dollari è anche influenzata dall’aumento dei costi di trasporto e il tasso di inflazione.
Arce ha spiegato che il suo governo affronta questa complicata situazione su più fronti, tra cui la politica di esplorazione degli idrocarburi che privilegia l'esplorazione, che ha dato i suoi frutti con la scoperta del pozzo Mayaya X1 nel nord del dipartimento di La Paz, così come con biocarburanti con impianti biodiesel e HVO. “Smettiamo di importare in modo da non utilizzare un dollaro che possiamo risparmiare perché possiamo generare e produrre questi prodotti nel nostro paese. La nostra politica è coerente, tutto ciò che facciamo ha un orizzonte”.
Secondo le stime del presidente, le misure attuali consentiranno di sostituire il 90% delle importazioni di idrocarburi. Tra le misure volte a superare la situazione attuale figurano l’attuazione di incentivi e la sburocratizzazione per l’importazione di carburante da parte del settore privato, il rafforzamento della lotta contro il contrabbando di diesel, gli incentivi all’esportazione per liberare più valuta estera e l’eliminazione delle restrizioni sull’uso delle criptovalute, così come l’industrializzazione anziché le importazioni.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia