(ASI) Lo storico impegno, nei confronti della pace, pare essere scomparso. Le autorità di Berna, conosciute in tutto il mondo per la propria vocazione neutrale nelle crisi internazionali, hanno fatto sapere, nelle ultime ore, di avere congelato un totale di 7,5 miliardi di franchi svizzeri (7,6 miliardi di euro) in asset russi, in connessione con le sanzioni imposte contro il Cremlino a causa dell’operazione militare speciale iniziata da quest’ultimo sul suolo dell'Ucraina.
L'importo, che oscilla da mesi, supera di quasi un miliardo di franchi la cifra comunicata a luglio dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco). Lo ha riferito Erwin Bollinger, responsabile delle relazioni economiche bilaterali, citato dagli organi di informazione locali e ripreso da quelli internazionali.
La Svizzera, una destinazione privilegiata per i cittadini della nazione dello Zar più abbienti e per i loro beni, ha sequestrato inoltre 15 proprietà russe.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia